Arabia Saudita: nasce una città “rosa”

Maria Chiara Rizzo

E’ stato lanciato un progetto per la realizzazione di una città per sole donne. Si tratta di Hoful, un immenso polo industriale che creerà 5 mila posti di lavoro nel settore tessile, in impianti per la produzione di prodotti farmaceutici e in industrie alimentari di trasformazione, il tutto gestito interamente da donne.

L’idea è nata da un gruppo di donne d’affari che ha sottoposto il progetto al Saudi Industrial Property Authority. La nuova città industriale avrà un centro di formazione specializzato per aiutare le donne a sviluppare e ad acquisire competenze per poter lavorare in tutte le posizioni che saranno richieste. Inoltre la città di Hofuf verrà costruita vicino i centri abitati, rendendo più agevole alle donne andare al lavoro.

Tra l’altro il nuovo polo contribuirà a ridurre il tasso di disoccupazione della componente femminile della popolazione, che rappresenta il 15 % della forza lavoro nel Paese.

In un Paese conservatore che nega alle sue cittadine la possibilità di guidare e che impone tante restrizioni alle donne, questo progetto sembra essere rivoluzionario. Sono molte le donne saudite istruite, in possesso di lauree e capaci di contribuire all’economia del Paese.

Dei timidi passi avanti sono stati compiuti:  il re Abdullah ha annunciato che nel 2015 le donne potranno votare alle elezioni locale e per l’assemblea costitutiva. Lo scorso gennaio  il governo – a seguito di una campagna dell’attivista Reem Asaad – ha concesso alle donne saudite di lavorare come commesse nei negozi di lingerie e cosmetici e, entro la fine del 2012, dovrebbero essere solo donne a vendere l’abaya, il mantello tradizionale indossato dalle saudite.

 

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