Giovanna Senatore
Settembre è un mese particolare: siamo pieni di buoni propositi, con tanta voglia diripartire per affrontare nuove sfide e realizzare tanti piccoli desideri, come se fosse unnuovo inizio anno. Sicuramente uno dei propositi che ci si pone è quello di ritornareo, per i più fortunati e bravi, di rimanere in forma impegnandosi a mantenere oacquisire un corretto stile di vita.Per perdere qualche chilogrammo è necessario seguire una dieta ipocalorica eaffiancare ad essa una costante attività fisica; la dieta a qualcuno risulta essere unvero supplizio, non è facile sottoporsi a delle regole che spesso sconvolgono leproprie abitudini; c’è anche chi confessa che pur mangiando poco non riesce adimagrire. L’errore che spesso viene commesso in questi casi è di mancare diconsapevolezza, non ci si rende conto delle effettive calorie che introduciamo e tantomeno di quelle che consumiamo, siamo convinti di mangiare pochissimo e di esseredelle persone fisicamente attive e così scarichiamo tutte le colpe sulla sfortuna diavere un metabolismo basale lento, su problemi tiroidei o altro.Premesso che vi possono essere problemi reali che rendono difficile il dimagrimentoe che il metabolismo ha un ruolo fondamentale, può essere utile per valutareeffettivamente quanto e cosa mangiamo usare uno strumento di aiuto: “il diarioalimentare”.Il diario consiste in uno schema in cui va annotato il giorno, l’ora e il luogo del pasto,cosa, quanto e come si mangia, l’eventuale attività fisica effettuata e gli eventi chepossono influenzare l’alimentazione: è noto che spesso non rispondiamo ad una realesensazione di fame ma mangiamo piuttosto per compensare un momento di rabbia,tristezza o dolore. Il diario alimentare va compilato in maniera precisa e dettagliataevitando di commettere l’errore di riempirlo a fine giornata sulla base del ricordo diciò che si è mangiato, sarebbe auspicabile invece annotare mano a mano nellagiornata tutto ciò che è richiesto.Numerosi studi hanno dimostrato l’importanza del diario alimentare in caso disovrappeso e obesità: scrivendo ciò che si mangia si è più consapevoli delle calorieintrodotte e ciò comporta una perdita di peso doppia, rispetto a chi non lo compila.Esso può essere proposto ai pazienti prima o addirittura in sostituzione di una dietaipocalorica; prima di cominciare la dieta, la compilazione del diario effettuata soloper qualche giorno, dà al nutrizionista la possibilità di chiarire quanto e cosa mangiail paziente così da poter stilare un piano alimentare il più personalizzato possibile.Se invece viene consigliato in sostituzione di una dieta ipocalorica si concede alpaziente, dopo aver chiarito i principi base di una alimentazione corretta, la libertà digestire i suoi pasti e si osserva che compilare il diario alimentare da maggioreconsapevolezza delle calorie introdotte, degli errori commessi, del poco movimentoeffettuato comportando un miglioramento nella gestione del proprio stile di vita.Se non riusciamo a spiegarci perchè pur mangiando poco il nostro peso rimanesempre lo stesso, proviamo a compilare il diario alimentare: probabilmente cirenderemo conto che commettiamo tanti piccoli errori nel corso della giornata cheinficiano la buona riuscita della nostra dieta.