PAGANI – Sembra proprio che tutto quello che avviene a Pagani, o meglio nel palazzo del Comune, debba essere oggetto di controlli, ispezioni, inchieste. Sembra proprio che addirittura la Corte dei Conti si sia trasferita, in pianta stabile, nella città dell’agro. Sotto la sua lente d’ingrandimento è finita anche la MULTISERVICE, la società partecipata voluta dall’ex sindaco Alberico Gambino. Ogni carta, ogni singolo foglietto, ogni provvedimento viene passato quasi ai “raggi x” dagli uomini del procuratore Grasso. E tutto diventa “presunto reato”, incredibilmente. Tanto da far nuovamente scendere in campo il consigliere provinciale Massimo D’Onofrio che in alcuni passaggi importanti sottolinea la grave situazione di fatto: << Leggo, come sempre, che taluni commentatori e politici assurgono a giudici o pm senza sapere di che parlano. Intanto alla relazione della Corte dei Conti risponderò e risponderemo in tempi brevi per chiarire alcuni aspetti che qui di seguito anticipo senza entrare nel merito giuridico: La Multiservice a pari di tutte le partecipate italiane è indebitata e il consiglio comunale di Pagani come quello di tutti i comuni d’Italia ha ripianato i debiti. Nella relazione della Corte dei Conti ci sono tante considerazioni di “ordine politico” che contestazioni di violazioni di legge, fatto che mi rende ottimista sulle prossime controdeduzioni. In ultimo la Multiservice è ancora in vita con dipendenti e servizi in gestione a dimostrazione evidente che non abbiamo investito soldi andati in fumo. Certo, come ogni umano, chi ha amministrato la società qualche errore avrà commesso ma non capisco perchè solo a Pagani quello che altrove è normale diventa caso giuridico o giudiziario>>.