Antonio Citera
ROSCIGNO – La tragedia ieri mattina nei pressi di Roscigno Vecchia, Rosa Nisi di 23 anni è morta sul colpo dopo essere precipitata con la sua auto da un dirupo alto 15 metri. Sul caso indagano i Carabinieri di Bellosguardo che dovranno accertare la dinamica del sinistro. Sul corpo della povera ragazza verrà effettuato l’esame autoptico. Si chiamava Rosa Nisi la giovane che ieri mattina ha perso la vita in un terribile incidente stradale avvenuto tra Roscigno e Roccadaspide. La 23enne, come ogni mattina si recava al lavoro presso un’agenzia di assicurazioni di Roccadaspide. Uscita presto da casa con l’auto della famiglia, ha trovato la morte in località Foresta a pochi km da Roscigno Vecchia. L’auto della ragazza è stata trovata dai carabinieri di Bellosguardo sprofondata in un dirupo di 15 metri. A dare l’allarme, sono stati i familiari che non riuscivano a rintracciare la povera Rosa. Sul posto insieme ai carabinieri, sono giunti anche i vigili del fuoco di Sala Consilina ed un’ambulanza del 118. Inutili i soccorsi, il suo corpo è stato trovato privo di vita all’interno dell’abitacolo della macchina. Una tragedia che ha destato sconcerto e dolore , una giovane vita spezzata dalla furia cieca dell’asfalto assassino . – Una ragazza tranquilla- seria e rispettosa-ci dicono gli amici impietriti dal dolore- avevamo organizzato il ferragosto- ora non ci sei più- continuano- rimarrai sempre nei nostri cuori- . Sulla dinamica indagano i carabinieri di Bellosguardo, che dovranno individuare le cause che hanno provocato l’uscita di strada di Rosa. Dai primi rilievi effettuati, pare che non ci fossero altri veicoli ad intralciare la marcia della fiat punto l’auto su cui viaggiava la vittima. Sarà ora l’esame autoptico a stabilire le reali cause del sinistro, gli inquirenti dovranno chiarire se a provocare la tragedia è stato un improvviso malore o semplicemente una distrazione alla guida della giovane. Ancora un incidente stradale, ancora una giovane vittima , una “guerra” che negli ultimi tempi si sta consumando nel basso Salernitano. Basta navigare su internet e leggere i tanti commenti, le lettere scritte da chi è rimasto. Dietro le pagine dei blog, dei forum, tra un click e l’altro, si leggono i pensieri e i racconti di amici, fidanzati, compagni di scuola, figli, fratelli, cugini. Le loro parole sono profonde, non ci si chiede se la vittima indossasse il casco, se andasse troppo veloce, se avesse bevuto. Niente più giudizi, ma solo tante emozioni. Le loro parole sono intrise di commozione, a volte accompagnate da musiche e immagini nei video pubblicati su youtube, per rendere un omaggio e un saluto a chi non c’è più. Ma spegnendo il collegamento a internet, qualche riflessione è doverosa. Del resto anche le statistiche (quelle che per alcuni sono solo numeri mentre per altri sono vite stroncate), confermano che gli incidenti stradali sono tra le prime cause di morte dei giovani, e che questi incidenti per la maggior parte sono causati da errori umani, anche se è doveroso sottolineare che spesso all’ errore si abbina la precaria condizione delle arterie.