Da Giovanni Ciao
VALLO della LUCANIA – Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania sono strenuamente impegnati nell’attività di contrasto al fenomeno degli incendi boschivi su tutto il territorio del Parco. Infatti, in considerazione delle condizioni meteo che stanno interessando il sud Italia, causa il lungo periodo di siccità e l’elevata temperatura, da giorni alcuni focolai stanno interessando il territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, più precisamente solo nella giornata di ieri in tutto si sono verificati n°8 incendi, i comuni interessati dalle fiamme sono: Lustra, Futani, Celle di Bulgheria, Serramezzana, Tortorella, Agropoli e Ascea. Immediato è stato l’intervento degli uomini e dei mezzi del Corpo Forestale dello Stato, coordinati dalla Sala Operativa A.I.B. di Vallo della Lucania, che ha consentito nei vari episodi di avere ragione delle fiamme e di scongiurare danni peggiori. In particolare, molto complessi sono stati gli incendi nei Comuni di Futani in località “S.Cecilia-Cozzarra” e Tortorella località “Tempa del Gervaso- S.Basilio”, dove le fiamme sono state domate grazie all’intervento del Canadair 18, coordinato a terra nel primo evento dal Comando Stazione Forestale di Montano Antilia mentre nel secondo caso dal Comando Stazione di Casaletto Spartano. L’impiego del velivolo, si è reso necessario oltre che per la complessa orografia della zona e per le specie forestali presenti (principalmente macchia mediterranea), soprattutto per la mancanza degli uomini a terra addetti allo spegnimento delle Comunità Montane e dei Comuni, poichè nonostante siamo nel pieno dell’emergenza incendi, le Comunità Montane non hanno ricevuto dalla Regione Campania nessuna indicazione per gli interventi necessari ed urgenti a difesa dei nostri territori e dei Comuni, nonostante il primato negativo che la Regione detiene degli incendi boschivi, soprattutto la provincia di Salerno, quella più sorvolata dai mezzi aerei nazionali del Corpo Forestale dello Stato e della Protezione Civile, dove le missioni dei velivoli rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono notevolmente aumentati. A causa dei roghi sono andati in fumo complessivamente circa 25 ettari, di cui 15 di superficie boscata costituita da macchia mediterranea e bosco ceduo e, 10 ettari di oliveto-semitativo. I primi accertamenti condotti dal personale del Corpo Forestale dello Stato, fanno propendere per la matrice dolosa di quasi tutti gli eventi, si spera che la complessa attività d’indagine elemento utile per poter ricostruire la dinamica dell’incendio possa far individuare i responsabili dei roghi.