SALA C.: martellate alla convivente, rumeno arrestato.

Antonio Citera

SALA CONSILINA – Geloso della compagna, la colpisce con un martello, la donna ricoverata all’ospedale di Polla, ne avrà per 30 giorni. L’uomo  pregiudicato,è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Sala Consilina. Si chiama Morosanu Sorin, il Rumeno classe 1969 che verso le 19 di martedì, nell’abitazione in cui viveva nel centro storico di Sala Consilina con la compagna Huludey Miora di 40 anni anch’essa Rumena, si è reso protagonista di un gesto di violenza dettato dalla gelosia che lo esasperava da tempo. L’uomo,dopo un diverbio verbale con la compagna, prima l’ha colpita con calci e pugni, e dopo senza razionalità, ha preso un martello e si è scagliato contro la donna colpendola al capo e al volto. Avvisati da alcuni vicini, sono immediatamente giunti sul posto i carabinieri di Sala Consilina, che hanno immobilizzato l’uomo, e hanno dato i primi soccorsi alla donna  con l’ausilio dei sanitari del 118 che nel frattempo sono accorsi. Trasportata al pronto soccorso dell’ospedale  Luigi Curto di Polla e sottoposta alle cure del caso, alla 40 enne, è stato riscontrato un forte trauma cranico e la rottura del setto nasale. Ne avrà per almeno trenta giorni. L’uomo già pregiudicato,  è stato tradotto presso il carcere di Sala Consilina in via Gioberti a disposizione del magistrato, mentre il martello usato per colpire la donna, è stato posto sotto sequestro. Un atto di violenza legato ad una gelosia che assillava imperterrita il 43enne. La compagna si occupava delle pulizie in un’abitazione del posto  di proprietà di un anziano signore. Proprio questo legame sarebbe la causa del raptus che ha scatenato l’ira del romeno preoccupato probabilmente da un eventuale rapporto extra lavorativo tra i due. Brutta pagina di cronaca che segna l’intera comunità Salese, sempre pronta ed ospitale con cittadini provenienti da altri Stati Europei, un fatto che pone in evidenza una delle piaghe del nostro vivere, la violenza che si consuma tra le mura domestiche. Violenze che accadono generalmente all’interno della casa e vengono agite da persone con cui normalmente si convive, queste, nella grande maggioranza dei casi, sono uomini, padri, mariti, fidanzati, conviventi, ex partner, fratelli, figli, si presenta generalmente come una combinazione di violenza fisica, sessuale, psicologica, economica e a volte spirituale. Spesso è il partner che si rifugia in tali atteggiamenti, dettati dall’alcool, da gelosie, o semplicemente da comportamenti che tendono a stabilire e a mantenere il controllo sulla donna e a volte sui figli. Si tratta di vere e proprie strategie finalizzate ad esercitare potere sull’altra persona, utilizzando modalità di comportamento diverse come ad esempio l’uso di violenza fisica, oppure le minacce, gli insulti, la svalorizzazione, la denigrazione. Il potere e il controllo può essere esercitato anche attraverso la costrizione all’isolamento, il divieto di disporre di risorse economiche, l’obbligo a rapporti sessuali non voluti. Tutte queste, sono forme di violenza diverse ma fra loro strettamente connesse e vengono usate per controllare e condizionare le azioni della donna con il risultato dell’instaurarsi di un clima costante di tensione, di paura e di minaccia.

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