Marilena Mascolo
SALERNO – Per il quarantennale dalla morte di Carlo Falvella si è consumato ieri mattina l’ennesimo atto di devozione. Come sempre l’associazione “Tradizione Futuro Salerno” era lì con tutta la sua passione: <<Un minuto di silenzio,la collocazione di una bellissima pianta sul ceppo commemorativo dedicato a Carlo Falvella, e fumogeni tricolori listati a lutto. E’ questa, probabilmente, l’immagine più emblematica della commemorazione che si è svolta questa mattina alle 11:30 dai militanti di Tradizione Futuro Salerno a via Velia, luogo in cui ha perso la vita il giovane aderente al Fronte della Gioventù ucciso il 7 luglio 1972, per mano di un anarchico. «Carlo scelse l’amicizia alla vita -ricorda il fratello Pippo Falvella, presente alla commemorazione- Le lacrime non hanno colore politico, l’omicidio di Carlo sia un monito alla cittadinanza contro la violenza e l’odio politico. L’omaggio della pianta è per noi la testimonianza della voglia di ricominciare e di rinascere in onore di Carlo e dei nostri giovani impegnati in politica, nelle attività sociali e di volontario che quotidianamente svolgiamo -fanno sapere Mola e Peduto dal direttivo dell’associazione- L’unica colpa di Carlo era quella di credere, come tutti noi, ad un ideale: un destino che ha accumunato, nei terribili anni di piombo, troppi ragazzi>>. Colpisce in particolare l’ultima frase del comunicato di Tradizione Futuro Salerno, probabilmente hanno ragione Mola e Peduto, ma in quegli anni è accaduto anche di tutto e spesso le azioni di teppismo o di guerriglia e di semplice reazione giovanile furono coperte dal mantello degli ideali. Carlo Falvella, probabilmente, non ebbe neppure il tempo di scegliere tra l’amicizia e la vita tanta era ancora acerba la sua gioventù. A ristabilire le regole del gioco ci ha pensato, comunque, Casa Pound che oltre trecento giovani (maschi e femmine) nel tardo pomeriggio di ieri con suoni e bandiere ha ricordato il giovane Carlo sacrificatosi per una causa sublime. Ha impressionato la massiccia presenza delle forze dell’ordine (Polizia e Carabinieri) che veramente in massa hanno presidiato tutta la zona del cetro cittadino. Quella di Carlo Falvella rimane, comunque, una storia ancora tutta da scrivere per davvero. Carlo da lassù guarda con molto interesse alla discussione che è ancora in atto sulle cause che portarono alla sua drammatica morte in quel terribile pomeriggio di quarant’anni fa.
siete degli sciocchi sprovveduti.
siete degli stupidi oppure siete in mala fede.
“Tradizione Futuro”?
Site i seguaci dei RINNEGATI?
Fate parte di chi pensa che la gente non ha memoria?
Purtroppo siete solo dei giovani VECCHI.
Penso che siete anche ignoranti, non conoscete.
1- Carlo non è stato assassinato durante una colluttazione, ma è stato ucciso quando corse a difendere un “camerata” già colpito da diverse coltellate.Poteva fuggire: Lui non lo fece e morì.
2- Il “CIPPO” in via Velia è stato eretto dal sindaco Vincenzo De Luca; se non ci fosse stato questo grande uomo, oggi voi miserelli non sapreste nemmeno dove Carlo fu ucciso.
3- Voi falsi ed ipocriti, oggi vi lamentate del degrado in cui è stato abbandonato il “Cippo”, nessuno di voi ha pensato in passato di formare una “ronda” ed intervenire per pulire e far rispettare questo luogo di “culto”.Vergognatevi.
4- Vorrei chiedervi se sapete cosa rappresentava Carlo Falvella, il 7 Luglio del 1972, per i comunisti salernitani e quali VALORI, Lui insieme ad altri camerati, era portatore.
5-Pensate che fossero gli stessi valori che oggi i vostri “capobastoni” stanno perpetrando nella politica locale e in quella nazionale? In particolar modo pensate che CARLO ha donato la Sua giovane vita per vedere certi individui che indegnamente indossano la “fascia a azzurra”, legare amicizie con camorristi, corrotti e corruttori, concussi e fautori di ambulatori per facilitare e sostenere chi voglia cambiare sesso contro natura, oppure avere amanti transessuali a Roma?
Purtroppo per voi, come ho già scritto, se avete 18-19 anni siete già dei vecchi.
Carlo Falvella oggi avrebbe avuto 59 anni……..”fortunatamente” per Lui oggi ha ancora 19 anni.
La fortuna dei MARTIRI è di rimanere GIOVANI PER L’ETERNITà.
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primo carbone