SALA CONSILINA – LA CARICA DEI MILLE PER SALVARE IL TRIBUNALE. BLOCCATO LO SVINCOLO DELL’AUTOSTRADA. SCONTRI TRA I MANIFESTANTI E LE FORZE DELL’ORDINE. Una protesta all’insegna della partecipazione quella di ieri mattina per salvare il palazzo di giustizia salese. Un corteo che si è formato davanti al piazzale del hotel Vallisdea , ed ha percorso circa un km per fermarsi all’uscita dell’autostrada di Sala Consilina, bloccando il traffico per diverse ore. Si è temuto il peggio allorquando la massa di gente intenta a varcare la soglia dello schieramento di agenti in tenuta antisommossa che proteggevano l’accesso all’autostrada si scontrata con gli stessi. Spinte e parole forti hanno tenuto banco per circa un quarto d’ora. Uno striscione a capo del corteo recitava” Chiudere il tribunale nel Vallo,è come chiudere la Fiat a Torino”. Una giornata esemplare, finalmente una protesta vera, ha accompagnato un corteo dalla coreografia brillante, avanti i gonfaloni, seguiti a ruota dai sindaci in fascia tricolore, ricca anche la partecipazione politica, erano presenti i consiglieri regionali Donato Pica, Giovanni Fortunato e Gianfranco Valiante, il consigliere provinciale Rocco Giuliano, a seguire i presidenti degli ordini professionali, le associazioni, i sindacati, e un numeroso gruppo di semplici cittadini. Una manifestazione per scongiurare l’ennesimo scippo ad un territorio già depauperato dei servizi essenziali, salvare il tribunale è diventato uno slogan per salvare la dignità dei cittadini. Quasi mille le persone che hanno partecipato, poche se si pensa che il bacino di utenza del presidio di giustizia e di circa 100mila persone, abbracciando 28 comuni, compresi tra il Vallo di Diano, il Golfo di Policastro, e parte del Tanagro , ma sufficienti a far capire al Governo l’importanza che il palazzo di giustizia ha per il territorio. Una protesta in grande stile, temuta dalla prefettura, visto l’enorme schieramento di uomini e di mezzi , circa un centinaio tra carabinieri, polizia, agenti in temuta antisommossa, polizia provinciale e chi più ne ha ne metta. Esemplare il commento di un cittadino alla vista dei celerini- ecco quello che lo Stato ci fa trovare- chiediamo un nostro diritto, ci mandano l’esercito per sopprimerlo-. Un percorso scortato di alcune centinaia di metri , culminato con una mezza colluttazione subito rientrata tra i manifestanti e la polizia. Poi tutti la , a rivendicare un diritto sacrosanto, a chiedere l’elemosina per riscattare quella dignità che ormai da tempo sembra essere perduta. Diverse ore sotto il sole cocente , per dare un segnale, nella speranza che lo stesso arrivasse al palazzo. Si è chiesta a voce alta la presenza del Prefetto in loco, ma nulla di fatto, dalle comode poltrone della prefettura hanno risposto che l’incontro ci sarà, ma nelle opportuni sedi. Pochi rispetto alle previsioni i cittadini presenti, forse scoraggiati, forse rassegnati, forse incapaci di reagire di fronte ad una decisione che appare già presa. Un elogio va fatto ai quanti non vogliono arrendersi all’idea di accorpamento a Lagonegro, nonostante le poche rassicurazioni che giungono da Roma, nonostante la consapevolezza che i giochi ormai sono fatti. -Chi continua a lottare -ci hanno detto i rappresentanti del Comitato Pro Tribunale, -lo fa perché crede nella speranza di un ripensamento all’ultimo minuto, rendendosi conto dell’effettiva importanza che il tribunale ha in un territorio ancora vergine , da esplorare e valorizzare .- Questo scippo-continuano- aprirebbe le porte alla criminalità organizzata, rendendo il nostro già povero territorio inaccessibile sotto il profilo economico-. Un solo grido dunque, “non chiudere il tribunale di Sala Consilina” quello che si è levato nel cielo ieri mattina , altre proteste sono previste per le prossime settimane. Intanto da indiscrezioni si evince che la proposta del Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta fatta qualche giorno fa ai sindaci del territorio sul conferimento della cittadinanza onoraria al Presidente del Tribunale Antonio Sergio Robustella,sia stata accolta dagli stessi. Si premia dunque l’impegno profuso da Robustella che dal primo momento ha saputo col suo carisma tenere unito un intero comprensorio di fronte ad una lotta che da Agosto dello scorso senza interruzioni si sta consumando nelle coscienze di tutti, la difesa del Tribunale di Sala Consilina.
direttore: Aldo Bianchini