Aldo Bianchini
SALERNO – Gli avvenimenti delle ultime 48 ore sono di una portata strategico-giudiziaria di notevole importanza, soprattutto per la politica. Il fine settimana dovrà essere preso a modello operativo da tutti quelli che, in futuro, intenderanno fare della politica un fatto serio ed al servizio della gente. L’occasione, ripeto, è d’oro, come ne capita una soltanto nel corso della vita. Da un lato c’è una Procura che all’improvviso si sveglia e si accorge che anche a sinistra potrebbe esserci del marcio e cinge d’assedio, quasi da Fort Apache, l’apparato che ruota tutt’intorno al modello operativo del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, i nomi tirati in ballo fanno storia da soli. Attenzione ho scritto “cinge d’assedio” e non “parte all’attacco”, perché anche decine di avvisi di garanzia possono portare verso il nulla se nelle intenzioni della Procura non c’è davvero la determinazione di “fare piazza pulizia” sia a destra che a sinistra. Ci sono ancora troppe decisioni che devono maturare, c’è ancora da capire dove la Procura vuole sbarcare con quest’ultima raffica di avvisi che, badate bene, non hanno dato neppure una possibilità di arresto sebbene le accuse parlino di “truffa, peculato, assunzioni irregolari, distrazione di fondi pubblici, ecc. ecc.”, mica roba da poco, qui c’è da far tremare le vene e i polsi. Perché se tutto è basato, come sembrerebbe, sull’esposto depositato in Procura nel luglio 2010 dal commissario Giuseppe Corona, potrebbe finire ai soliti “tarallucci e vino” con una liquefazione dell’inchiesta madre in tante centinaia di rivoli inestricabili e difficilmente controllabili. Ma l’occasione d’oro, ripeto, c’è tutta perché dobbiamo anche capire il procuratore Franco Roberti, dopo le recenti bocciature di carriera, dove e come si orienterà per il prosieguo della sua attività. Questa è una mia impressione ma l’attuale inchiesta sui rifiuti potrebbe aiutarlo a capire anche alcuni passaggi ancora oscuri sull’uccisione di Angelo Vassallo che all’interno del “sistema di potere del centro sinistra” era diventato un peso troppo ingombrante. Ma ritorno rapidamente all’occasione d’oro che offre questa inchiesta alla politica, soprattutto quella di centro-destra. Mi spiace dirlo ma ancora una volta il presidente della provincia on. Edmondo Cirielli si perde in chiacchiere e in sterili accuse e domande verso il PD. La domanda rivolta ai poteri forti del Partito Democratico l’on. Cirielli se la poteva risparmiare perché non porta da nessuna parte; in primo luogo perché il PD non lo degnerà di risposta e in secondo luogo perché alla Procura fa piacere proprio la rissa tra i partiti ed i loro rappresentanti, rissa che da sola è sufficiente a far scivolare nel dimenticatoio il succo delle inchieste. Edmondo Cirielli, mi scuserà l’ardire, non può continuare in questo faccia a faccia con il PD ma dovrebbe essere in grado di sedersi in Procura per stimolare tutti i PM ad andare avanti nella ricerca delle responsabilità a carico di tutti. In particolare dovrebbe complimentarsi con la Procura che, dopo anni di silenzi, ha improvvisamente scoperto che nel centro-destra ogni volta che accade qualcosa c’è “una regia” quasi sempre diabolica. Ecco bisognerebbe spiegare ai PM che è vero, che hanno ragione e che i malfattori vanno puniti, ma bisognerebbe far loro capire che le regie esistono anche nel centro-sinistra e che le stesse non sono sempre “sante regie”. A supporto converrebbe portare anche degli esempi concreti e credibili. E l’inchiesta sui rifiuti li offre su un piatto d’argento. Difatti non è possibile pensare e credere che solo quella del PdL sia una “regia diabolica” quando Cirielli, Gambino ed altri nominano personaggi ai vertici degli Enti, delle Società Miste, dei Consorzi, ecc. Basterebbe, per esempio, solo per esempio, chiedere al procuratore capo Franco Roberti se si è mai posto il problema di Mena Arcieri che da decenni, come unta dal signore, è stata assessore comunale e poi è transitata per quasi tutti i grandi enti, consorzi e società facenti capo al Comune, fino all’attuale presidenza di Salerno Solidale dove ha spazzato via Salvatore Memoli; se si è mai posto il problema del commercialista Pellegrino Barbato che ha avuto entrature in quasi tutte le partecipate, dal Patto Territoriale Irno fino alla presidenza di Salerno Pulita. Facendo ogni logica premessa di garantismo una domanda secca al Procuratore Capo, se fossi Cirielli, la farei: “Signor Procuratore, mi consenta e mi faccia capire, se i nominati sono stati avvisati, non potrebbe voler dire che il regista che li ha nominati ha sbagliato o Lei crede che nel centro sinistra non ci siano altre regie se non quelle in odore di santità?”. Ecco, dopo questo fondamentale passaggio, cambierei anche atteggiamento politico e cercherei di far capire alla gente comune tutta la verità, soltanto la verità, nient’altro che la verità. Alla prossima.
Come sempre siete diretto. Complimenti, sono poche le persone che hanno il coraggio di dire come stanno le cose.