Da Francesco Cutro
POTENZA – Il Prof. Ignazio Olivieri unico italiano al Congresso Mondiale sulla Psoriasi e sull’Artrite Psoriasica di Stoccolma. Dopo il Congresso dell’European League Against Rheumatism, tenutosi a Berlino nei giorni scorsi e per il quale il direttore del Dipartimento di Reumatolgia della Regione Basilicata, Ignazio Olivieri, è stato ascoltato come massimo esperto sulle pagine del Corriere della Sera, ora l’insigne reumatolgo si muove alla volta di Stoccolma, dove lo attende il terzo Congresso Mondiale sulla Psoriasi e sull’Artrite Psoriasica. L’evento, della durata di quattro giorni, dal 27 giugno al 1 luglio, vedrà il medico del San Carlo impegnato a rappresentare non solo la sanità lucana ma l’intera nazione, in quanto unico italiano ad essere stato invitato. Continua dunque a echeggiare ininterrotto il suono del prestigio internazionale del Dipartimento già noto come centro d’eccellenza per la cura dell’artrite reumatoide sul territorio italiano, nonché fiore all’occhiello della sanità del sud. Olivieri parteciperà iinfatti sia come relatore, sviscerando il tema del raffronto tra l’artrite psoriasica in età tardiva e quella che invece insorge nelle età precedenti, con una relazione dal titolo Late onset psoriatic arthritis: is it different? (trad. it. L’artrite psoriasica con esordio nell’anziano è diversa da quella che esordisce nelle età precedenti?) sia come moderatore di una sessione dedicata invece al rapporto tra la malattia infiammatoria intestinale e la psoriasi. I dati che il direttore del Dipartimento di Reumatolgia esporrà – come egli stesso ci anticipa con evidente soddisfazione – “sono il risultato di un ampio lavoro di ricerca e mostrano come l’artrite psoriasica ad esordio tardivo, vale a dire quella che si manifesta dopo i 60 anni, sia molto simile a quella delle età precedenti”. Ne deriva un’assonanza terapeutica che mette in luce i grandi passi fatti in avanti nella cura di questa malattia, apparentemente incurabile, grazie all’avvento dei farmaci biotecnologici. L’attività di ricerca ai margini dell’impegno clinico occupa un posto preminente nelle politiche del Dipartimento Regionale di Reumatologia, soprattutto se si considera che tale impegno viene svolto a costo zero per l’Azienda ma con sorprendenti risultati. Basti pensare che nel corso dell’ultimo anno sono stati pubblicati ben 19 articoli su riviste internazionali, e in diversi appuntamenti a respiro internazionale il Dipartimento lucano era l’unica struttura italiana a prendervi parte. Del resto, il ‘tour’ del dr. Olivieri non si ferma a Stoccolma; un’altra tappa è prevista in Giappone per il mese di luglio. Si tratta del Congresso Mondiale sulla malattia di Becet che quest’anno avrà luogo a Yokohama e che godrà della partecipazione, tra i tanti specialisti del settore, dei nostri esperti. In particolare il team lucano sarà composto dal dr. Olivieri affiancato dai medici D’Angelo e Leccese. Insomma, un successo indiscusso per i medici di Reumatologia e un forte senso di gratificazione per il direttore del Dipartimento, Olivieri, elementi che non possono che infondere sicurezza e orgoglio nella platea lucana.