Filippo Ispirato
Data importante quella di oggi per l’Europa ed il bacino mediterraneo. Al voto oggi per la seconda volta la Grecia, per la formazione di un nuovo governo, la Francia, per la sostituzione del parlamento, e l’Egitto, per eleggere il suo nuovo presidente.Ad Atene, le urne si chiuderanno attorno alle 19 e 30; dalle prime proiezioni degli exit polls viene data come favorita la formazione conservatrice di centro destra Neo Democratia con circa il 29% delle preferenze, da sempre filo europeista e convinta sostenitrice della permanenza in area euro e delle manovre di austerità per ottenere lo sblocco di altri aiuti e finanziamenti dall’Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale.Al secondo posto dovrebbe attestarsi il Syriza, la formazione di esterema sinistra di Alexis Tripras, mentre il partito socialista Pasok, che ha governato il paese negli ultimi anni, è al terzo posto con un 12%. Attorno alle 21 e 30 dovrebbero aversi i primi risultati parziali; il mondo politico e finanziario internazionale è molto interessato all’esito delle elezioni greche; elezioni dalla queli dipende il futuro dell’Unione Europea e dell’Euro, come i destini in particolare di Portogallo e Spagna, che sono gli anelli più deboli dell’Ue e per Cipro, il cui sistema bancario è fortemente legato alla situazione greca.Domenica di voto anche in Francia per eleggere i deputati alla camera bassa; nella battaglia tra la destra e la sinistra dovrebbero essere favoriti i secondi. Se così fosse Hollande avrebbe una maggornaza necessaria a rendere l’Eliseo più forte sulla scena politica europea ed internazionale.In Egitto, infine, alta affluenza alle urne per eleggere il nuovo presidente di uno stato molto importante sulla scena politica mediterranea e del mondo arabo. A sfidarsi sono il candidato dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsi, e Ahmad Shafiq, ex premier dell’era Mubarack.Forti tensioni al Cairo, le urne si chiuderanno attorno alle 22, ed i primi risultati ufficiali non si avranno prima del 21 Giugno.