Antonio Citera
NAPOLI – Numerosi arresti, centinaia gli indagati e altrettante perquisizioni in diverse città italiane. Questo il bilancio di una vasta operazione contro la pedopornografia on-line effettuata dalla polizia postale italiana, in collaborazione con i colleghi tedeschi. In manette anche un napoletano. Un’inchiesta, che ha visto coinvolta la Procura di Catania in collaborazione con quella tedesca, ha condotto alla denuncia di 109 persone per divulgazione e detenzione di materiale fotografico e video di tipo perdopornografico e ad otto arresti colti in flagranza di reato. “Strike” è il nome che è stato dato all’inchiesta che ha visto anche l’intervento dell’Interpool. Le indagini hanno preso avvio nel 2010, partendo da un sito web tedesco che diffondeva immagini pornografiche relative a minori e l’individuazione di utenti di nazionalità italiana che le acquistavano. Gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sono residenti in tutta Italia. Per scovare i responsabili è stato usato un sistema, già utilizzato in precedenza anche dalla polizia italiana, che permette di monitorare le reti e individuare gli utenti che diffondono particolari file. Gli arresti sono avvenuti a Siracusa, Firenze (tre), Massa Carrara, Modena e Bolzano. Un arresto anche a Napoli. La persona messa in manette nel capoluogo partenopeo deteneva materiale fotografico e video di adolescenti o comunque minorenni che si trovavano nel bagno di casa con le parti intime scoperte, mentre “espletavano attività fisiologiche”. Le indagini, sono in corso e riguardano persone che risiedono nelle seguenti località: Alessandria, Arezzo, Avellino, Bari, Belluno, Bolzano, Biella, Brescia, Brindisi, Carbonia Iglesias, Catania, Chieti, Cosenza, Crotone, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foggia, Grosseto, Imperia, Lecce, Livorno, Mantova, Massa Carrara, Milano, Modena, Napoli, Parma, Pavia, Pisa, Pordenone, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siracusa, Torino, Trieste, Trapani, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Viterbo.