Le Foreste Vergini: ultimo baluardo di Vita

 

 Domenico Mastrovita

Il 27 aprile 2012 era stata riportata, su questo giornale, una notizia ANSA che riguardava i rischi a cui era esposta la Foresta Amazzonica dopo l’approvazione da parte della camera dei deputati del Brasile di un nuovo codice forestale. L’approvazione finale era passata quindi, dopo un contestatissimo procedimento, nelle mani della presidentessa brasiliana, Dilma Rousseff, che il 25 maggio ha abolito 12 articoli e ha apportato 35 correzioni sostanziali al nuovo codice, modificando in special modo i punti dove venivano previsti i condoni per chi illegalmente ha deforestato il patrimonio Forestale del Brasile. Il capo di stato, dopo forti pressioni, ha rimandato il codice al Congresso, che per rigettarlo dovrà votare a maggioranza assoluta e  in sessione plenaria.Il ministro dell’Ambiente del Paese sudamericano, Izabella Teixeira, ha commentato dicendo “la decisione del governo federale mira a impedire l’amnistia per chi ha deforestato e garantire che tutti rispettino l’obbligo di recupero ambientale”.E’ stato detto innumerevoli volte che la foresta è usata dall’uomo come fonte di beni e che permettendone la rigenerazione essa garantirà anche in futuro inestimabili quanto necessarie risorse rinnovabili.

Le foreste svolgono un preziosissimo ruolo ecologico in quanto:

–          sono un habitat  per tantissime specie selvatiche;

–          garantisco e tutelano la biodiversità;

–          i bacini idrici delle foreste regolano il flusso dell’acqua riducendo le inondazioni e  l’erosione del suolo;

–          rappresentano indispensabili riserve nutrienti;

–          svolgono un’azione positiva nella diminuzione del CO2;

–          influenzano il clima e il ciclo dell’acqua;

–          depurano l’ambiente da molti agenti inquinanti.

Per indicare la “naturalità di una foresta” sono utilizzati termini come: foreste vergini, foreste di antico insediamento (old growth forest), foreste semi-naturali e foreste naturali.Il Wwf ha evidenziato che le foreste vergini in Europa coprono meno del 2-3% di quelle totali e che quest’ultime si trovano nell’Europa del nord e dell’est: le foreste dei Carpazi e la foresta Bialowieza in Polonia. Inoltre per farle rimanere tali occorre che la loro estensione minima sia di almeno 20000 ettari (secondo quanto affermato dal Wwf). Con la scomparsa delle foreste si sono estinte molte specie uniche.Come ha scritto il pensatore e filosofo Henry David Thoreau “se vogliamo proteggere gli animali selvatici dobbiamo garantire loro una foresta in cui possano vivere o fare ricorso. Lo stesso accade per l’uomo.”L’uomo troppo spesso è così stolto e incurante da non rendersi conto del pericolo mortale a cui sta andando incontro nel nome del profitto e del cosiddetto “progresso economico”.Se il precedente articolo si concludeva dicendo che le premesse sono tutt’altro che buone, oggi si direbbe che se buone ancora non sono, almeno non si può dire che tutto stia andando definitivamente in malora.Le foreste vergini come l’Amazzonia non possono essere sostituite, possono essere difese, garantite e salvaguardate.  Proteggere le foreste per tutelare noi stessi, ecco lo scopo da seguire per non precluderci le ultime porte di accesso alle “Sorgenti di Vita”.

4 thoughts on “Le Foreste Vergini: ultimo baluardo di Vita

  1. Piccoli spiragli, piccole speranze…speriamo che si intraprenda la strada giusta senza cedere alle pressioni di chi ha interessi molto lontani e diversi da chi vuole tutelare questo preziosissimo bene comune!

  2. concordo, questi articoli sono l’esempio di un sano modo di fare cultura! Mettere in luce delle problematiche, dando sempre l’impronta positiva di chi non ci sta.. e vuole cambiare le cose!!!

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