SCUOLA: gli alunni disabili inceppano il sistema INVALSI

Da uff.stampa ADI

SALERNO – Il degrado culturale e materiale della Scuola pubblica è ormai una realtà ,i tagli massicci ai finanziamenti per l’istruzione hanno pesantemente compromesso  le pari opportunità e il diritto a un’istruzione di qualità.

Lo sanno bene i genitori degli alunni disabili , tra i primi della lista, che negli ultimi 15 anni hanno registrato una riduzione costante e inarrestabile del diritto allo studio e  all’integrazione scolastica dei propri figli. Ma non è finita: con indignazione leggiamo, nel Decreto Direttoriale 7/2012 a firma del dott. Chiappetta, che si sta perfezionando il ricollocamento/riciclaggio su posti di sostegno degli insegnanti in esubero che “acquisiscano la specializzazione a seguito della frequenza di un corso di perfezionamento…. che non è la specializzazione per il sostegno”. In aggiunta l’art. 5 prevede che “in prima applicazione”, cioè da subito, possono essere utilizzati su posti di sostegno docenti che abbiano acquisito il livello “intermedio”, cioè tutti gli esuberati, come è già avvenuto negli ultimi anni nella nostra provincia.

Ma mentre si taglia con l’accetta fino a non poter più garantire neanche il funzionamento ordinario degli istituti (oggi in Italia l’investimento nell’istruzione pubblica è meno del 9% della spesa pubblica complessiva mentre la media dei paesi “sviluppati” è del 13.3%) si trovano più di 15 milioni di euro per finanziare l’istituto Invalsi che attraverso una farsa basata su domande e risposte a crocette pretenderebbe di valutare i risultati di apprendimento di tutti gli studenti italiani.

I governi  centrosinistra e quelli di centrodestra hanno ingaggiato i “Signori Invalsi” per  realizzare  un sistema di valutazione nazionale unico e senza appello che in realtà verrà utilizzato per selezionare scuole, studenti e docenti , per dimensionare gli istituti scolastici, per mettere fine alla didattica finalizzata all’integrazione e alla valorizzazione delle differenze sociali e culturali.

In un simile sistema standardizzato e omologante, gli alunni disabili e tutti quelli con disturbi specifici dell’apprendimento  sono la contraddizione da eliminare.

Che cosa succederà allora nei giorni tristi dell’Invalsi?

Gli alunni disabili o fuori-standard potranno restare in classe solo con l’autorizzazione dei dirigenti scolastici , ma in ogni caso gli insegnati di sostegno saranno allontanati e i risultati dovranno essere elaborati a parte così da non incidere sul risultato medio  della classe.

Altro che riforme!  Si torna indietro di 40 anni e allo spettro delle classi differenziali.

Ma dalla scuola pubblica che vogliamo e per cui ci battiamo gli unici che devono essere esclusi e buttati fuori sono solo i “Signori Invalsi” e quelli che li finanziano.

 

 

 

 

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