SANT’ARSENIO: 11 sanitari nei guai per la morte di Francesco Pecora

 
Antonio Citera

SAN’ARSENIO – Sono 11 le persone che sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte del giovane 27enne di Sant’Arsenio Francesco Pecora. Gli indagati, sono tutti sanitari dell’ospedale San Giovannidi Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, dove il giovane è deceduto in seguito ai traumi riportati in un incidente stradale avvenuto il 15 Aprile sulla S.P.39 nei pressi del cimitero di Sant’Arsenio. Per loro si profila l’ipotesi di reato di concorso in omicidio colposo . Dopo il decesso del giovane di Sant’Arsenio Francesco Pecora, avvenuto nell’ospedale di Salerno il 28 aprile, il  pubblico ministero Salernitano, Giovanni Paternoster, ha voluto fare chiarezza sull’episodio, e basandosi sulla relazione che il medico legale ha redatto dopo aver esaminato la cartella clinica del giovane, ha iscritto nel registro degli indagati ben 11 sanitari del nosocomio salernitano. Secondo i referti del medico legale,una serie di dubbi sono stati riscontrati sulle terapie praticate durante il ricovero del giovane. Per i sanitari, l’ipotesi di reato è concorso in omicidio colposo. Un’accusa grave, che se confermata, metterebbe nei guai le 11 persone indagate. Il 27enne, era giunto al Ruggi di Salerno, in condizioni gravi per i postumi di un incidente stradale avvenuto intorno alle tre di mattina di domenica 15 aprile sulla
strada statale 39, un’importate arteria che collega Sant’Arsenio con  Polla, il sinistro, si è verificato in una curva vicino al cimitero di Sant’Arsenio, per cause dovute con molta probabilità alle condizioni impossibili del manto stradale reso viscido e scivoloso dalle abbondanti piogge che in quel periodo imperversavano sul territorio. Subito soccorso, il ragazzo fu portato in un primo momento presso l’ospedale Luigi Curto di Polla, ma i medici viste le condizioni ed i traumi subiti nella schianto, optarono per un trasferimento all’ospedale di Salerno,
dove il giovane è spirato nel pomeriggio del 28 aprile nel reparto rianimazione . Sul caso, fu subito aperta un’inchiesta da parte della procura della repubblica di Salerno, che ha portato all’iscrizione di 11 sanitari nel registro degli indagati. Intanto, è previsto per lunedì il conferimento
dell’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia sul corpo del povero Francesco, esame che con ogni probabilità sarà effettuato nella stessa giornata. I familiari aspettano e piangono in silenzio, chi lo conosceva lo ricorda come altruista e semplice, un amico perfetto. Il suo corpo , già nella giornata di martedì potrebbe essere ridato alla famiglia per la celebrazione dei funerali. Una brutta pagina di cronaca che per certi versi ha contorni simili ad un altro caso che nelle scorse settimane ha riempito le prime pagine di cronaca di tutti i quotidiani, la morte di Vito Laveglia 44enne di Sanza,avvenuta in seguito alla caduta dello stesso da una porta finestra del secondo piano dell’ospedale
di Polla, anche in questo caso, la cornice è piena di elementi dubbi, anche in questo caso sotto accusa i medici, anche in questo caso delle persone sono finite nel registro degli indagati. La speranza dei familiari, e di chi conosceva entrambi, è quella di fare chiarezza sulle rispettive vicende, di rendere le colpe ai legittimi proprietari, se realmente colpevoli esistono.

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