SALERNO: portualità logistica e intermodalità

 

 
Da Uff.stampa CCAA

la riconversione dei siti industriali dismessi in aree retro portuali per la creazione di district park, nei quali allo stoccaggio e alla movimentazione delle merci si accompagnano anche attività manifatturiere di lavorazione delle materie prime e dei
semilavorati;lo sviluppo diffuso del comparto turistico anche grazie al significativo potenziamento delle infrastrutture di supporto al traffico passeggeri del Porto Commerciale di Salerno;  l’utilizzoa fini economico-produttivi delle aree
disponibili esistenti
anche nelle zone interne del territorio provinciale.Gli Enti firmatari, nell’ambito delle rispettive competenze, hanno assunto precisi impegni a cominciare dalla necessaria integrazione delle rispettive azioni in materia di sviluppo delle attività logistiche, manifatturiere e
crocieristiche.Nello specifico, il Consorzio ASI e i Comuni, con assistenza e il coordinamento della Provincia di Salerno,
l’individueranno i siti e le aree dismesse, le località di interesse turistico che si intende valorizzare grazie ai flussi di merce e passeggeri assicurati dal Porto Commerciale di Salerno e le aree libere da poter utilizzare per l’avvio di attività economicheLa Camera di Commercio e la
Fondazione Carisal promuoveranno appositi investimenti per lo sviluppo delle attività logistiche, manifatturiere e crocieristiche, anche
raccogliendo l’interesse di privati.I firmatari si impegnano a sostenere la candidatura per l’ottenimento di fondi europei, nazionali e regionali destinati al perseguimento delle azioni previste nel protocollo, alla stregua dei finanziamenti già concessi dall’UE per l’adeguamento dello scalo con 73 milioni di euro e per il collegamento del Porto Commerciale e della città alla rete autostradale (Salerno Porta Ovest) con 146 milioni di euro.“L’’Ente camerale è fortemente impegnato nella ricerca a nel consolidamento di sinergie collaborative – afferma il presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano – con le altre Istituzioni territoriali, le Associazioni imprenditoriali e le Autonomie funzionali per condividere la pianificazione e la progettazione degli interventi, essenziali per il sostegno e lo sviluppo del territorio. In tal senso, ritengo il protocollo d’intesa appena siglato un valido modello a cui ispirarsi”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *