SALERNO – “Lo stato di perenne confusione in cui versa il partito nel quale da anni orgogliosamente militiamo, ci ha spinto, in questi mesi, ad una serie di considerazioni dolorose e sofferte, che nascono da un profondo senso di appartenenza e da un’antica e convinta militanza”. Così, gli assessori provinciali Mario Miano e Nunzio Carpentieri, intervengono sulla politica dell’UDC. “Sono stati- continuano- gli ultimi, mesi difficili in cui abbiamo condotto all’interno una battaglia dura e coraggiosa, con l’unico obiettivo di portare l’UDC su posizioni di maggiore chiarezza. Ci rendevamo conto, quotidianamente, che le strategie adottate dal nostro partito apparivano sempre più incomprensibili agli occhi dei cittadini e degli elettori, ai quali abbiamo colpevolmente trasferito l’immagine di un partito fondato sull’opportunismo e sulla transizione, piuttosto che sulla coerenza e sulla militanza”. “Tutto questo- aggiungono- ha prodotto in noi una profonda sofferenza ed una grande frustrazione. Sentimenti alimentati ancor più dal fallimento dell’ultimo congresso provinciale, nel quale avevamo riposto la speranza di un chiarimento definitivo della linea politica, nel segno della coerenza e del rispetto del mandato elettorale. Di contro, abbiamo dovuto scontrarci con la realtà di un’assise che ha finito per legittimare esclusivamente posizioni dettate da rancore e pregiudizi personali. Il congresso ha confermato la sostanza di un partito del “capo” che risponde unicamente alle logiche del “capo”. E, così, non sono stati sciolti i modi veri che riguardano, principalmente, i rapporti di coalizione. Chi, come noi, ha sempre coerentemente militato nell’UDC si è trovato a stare dentro un’organizzazione che alla Regione sta con il PDL, esprimendo il vice presidente della Giunta, e alla Provincia di Salerno contro il PDL e contro gli assessori eletti nelle liste dell’UDC; dentro un partito che lavora sui territori per indebolire la nostra esperienza politica ed amministrativa; dentro un partito che nei Comuni pretende le mani libere per scegliere chi sostenere, a prescindere da qualsiasi logica di coalizione; dentro un partito il cui segretario provinciale, dimenticando il sacrificio compiuto da due eletti costretti a dimettersi dal Consiglio provinciale per entrare in giunta, dalle pagine dei giornali disconosce un giorno si e l’altro pure l’operato dei suoi assessori; dentro un partito che all’atto della scelta del candidato sindaco di Nocera Inferiore e di Capaccio, non tiene in alcuna considerazione chi su quel territorio ha conquistato per anni il consenso elettorale raccogliendo migliaia di voti per l’UDC; dentro un partito dove nella scelta e nella selezione della rappresentanza, l’unica logica che conta resta sempre quella “baricentrica” di Nusco a discapito del territorio salernitano”. “Insomma- concludono Miano e Carpentieri- un quadro davvero sconfortante, rispetto al quale avvertiamo il dovere di prendere una posizione di duro dissenso. Consapevoli delle conseguenze politiche di questa scelta che segna un momento di rottura con il partito nel quale da anni militiamo, assumendoci la responsabilità della posizione assunta nell’esprimere questo dissenso, avvertiamo il dovere, altresì, di rimettere il mandato di assessori provinciali nelle mani del presidente Cirielli, al quale in questi anni abbiamo garantito la massima collaborazione, esclusivamente nel rispetto della volontà degli elettori che ci hanno eletti in una coalizione con lui a capo. Ciò che conta per noi è lavorare al servizio dei cittadini. A Salerno come nei nostri territori continueremo ad impegnarci nell’interesse esclusivo delle comunità, nelle quali prestiamo da anni la nostra attività di politici ed amministratori”.