SCAFATI:calcio pulito

 

 

Da Basilio Puoti

SCAFATI. Duemila persone festanti sugli spalti, e oltre mille bambini, di tutte le età, sui campi di gioco. È stata la vittoria dello sport pulito e non violento. È stata la vittoria di chi crede ancora nei sani principi morali e nei valori dell’amicizia e della fratellanza, e di quanti sostengono il Torneo internazionale di Pasqua del calcio giovanile, “Città di Scafati”, organizzato per il 30esimo anno, dalla scuola di calcio L.In.G. Mondo Nazione, di Giovanni Vitiello. Le gare, per le categorie Esordienti, Pulcini, Mini Pulcini, Primi Calci e Baby, si sono disputate presso lo stadio comunale di Scafati. Vi hanno preso parte 30 scuole calcio dell’Agro nocerino sarnese e del vesuviano, a cui si sono aggiunte alcune provenienti da altre regioni e dall’estero. Un
torneo senza classifiche, né premi di merito, “senza vincitori, né vinti”, con un unico obiettivo: la promozione umana, sociale, culturale e sportiva dei ragazzi. Che sarebbe stata una grande festa dello sport lo si era capito già durante la cerimonia di presentazione dell’evento, svoltasi mercoledì 4 aprile presso lo stadio di Scafati. L’inaugurazione del torneo, infatti, ha visto la partecipazione di circa 3.500 persone che dalle tribune hanno assistito agli interventi degli organizzatori, dei membri dell’amministrazione comunale scafatese, fra cui il sindaco Pasquale Aliberti, gli assessori Pasquale Coppola e Raffaele Di Rosa, e del presidente regionale dell’Associazione Italiana Allenatori Sebastiano Scarfato. Sono intervenuti anche il responsabile dell’Ufficio sport del Comune Ciro Aquino e il patron di Givova, Giovanni Acanfora. Particolarmente accorato e denso di contenuti è stato il discorso del presidente della Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara, Massimo Cavallaro, che da anni sostiene, in maniera determinante, l’organizzazione
del torneo. Dopo le congratulazioni e le strette di mano è iniziata la vera e propria cerimonia con la sfilata e la premiazione di tutte le squadre
partecipanti. E’ stata una gioia immensa vedere un migliaio di bambini e ragazzi, tutti entusiasti, percorrere la pista di atletica dello stadio e
ricevere medaglie e gadget. “Il torneo – ha spiegato Giovanni Vitiello – vuole essere un momento di incontro culturale e di aggregazione sociale. L’evento sportivo infatti si svolge senza classifiche in quanto non viene data alcuna importanza alla competizione in sé, quello che
realmente conta sono le relazioni di amicizia, solidarietà e conoscenza reciproca fra i ragazzi e le famiglie ospitanti che dal torneo possono
nascere”. Unico vincitore di questa festa è stato quindi lo sport pulito, un segnale in controtendenza rispetto a quanto sta accadendo in questi giorni nel panorama calcistico nazionale.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *