PERTOSA – Di buon mattino mi sono allertato, spinto anche dal sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino e dall’amico Pietro Cusati, per raggiungere in orario il palazzo dei congressi di Pertosa/MIdA dove dalle 11.30 in poi, di domenica 15 aprile, doveva tenersi un’interessantissima convention per la presentazione del progetto “SUD: liberare le energie, far vincere le idee” , ideato dal Comune di Auletta, alla presenza del ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca e dei governatori della Campania Stefano Caldoro e della Basilicata Vito De Filippo, e di altri tra i quali Carlo Borgomeo e Ermete Realacci. Prima di dimenticarmi, preso dalla foga del discorso, devo sinceramente ringraziare lo sforzo compiuto dall’addetto stampa Francesca Caggiano per rendicontare quanto accaduto. Fatta questa doverosa premessa devo subito passare ad una considerazione di fondo. Per quanto mi riguarda non si può organizzare una convention con la presenza di un ministro e con tredici iscritti a parlare, checché ne possa dire qualcuno. Non è possibile anche perché l’orario d’inizio è comunque slittato di oltre un’ora e la convention è terminata alle 15.45. Incredibile ma vero. E non finisce qui. Io sinceramente no ho capito di cosa i è parlato, sarò anche un po’ ritardato ma sinceramente nessuno ha esposto in concreto l’idea progettuale che pure appariva, sulla carta, molto interessante. C’ è stata una passerella litanistica e ripetitiva di Pino Aprile e di Antonello Caporale, una presenza soft e poco costruttiva di Gianluigi Paragone, con Carlo Borgomeo ed Ermete Realacci che dicono da trent’anni sempre le stesse cose, con un evanescente paesologo come Franco Arminio e con la seppur brava, ma poco risoluta almeno nel contenimento dei tempi, moderatrice Manuela Cavalieri che è riuscita a dare la parola al ministro soltanto intorno alle 15.30. Roba da non credersi. Se avessi saputo che dovevo assistere ad una pubblicizzazione commerciale degli ultimi libri scritti da Aprile e Caporale ne avrei fatto volentieri a meno di rovinarmi la domenica. Oltretutto Aprile e Caporale stanno inflazionando di presentazioni il territorio se pensate al fatto che appena la sera precedente avevano presentato e detto le stesse cose anche presso la libreria “Punto Einaudi” di Salerno. E del progetto ? L’unico titolato a parlarne, il sindaco di Auletta Pietro Pessolano, ha taciuto facendo a mio sindacabilissimo avviso la figura migliore. Capisco che la presenza di Antonello Caporale è prodroma alla discesa di tanti nomi altisonanti, ma mi sembra eccessivo affidarsi ciecamente a lui ed alle presentazioni dei suoi libri e dei libri degli amici. Insomma io volevo sapere qualcosa su come risolvere l’ultracentenario problema del Sud, ma nessuno me lo ha spiegato in maniera chiara ed inequivocabile. Figurarsi !! non hanno spiegato il progetto per cui era stata organizzata la convention come volevano spiegare la risoluzione dei problemi del sud. Otto questo profilo ha fatto benissimo il governatore Caldoro ha driblare la manifestazione, male ha fatto, però, ad evitare di confrontarsi anche solo con la sua presenza con i problemi veri e drammatici del territorio, a cominciare dalla penosa situazione dei lavoratori idraulico-forestali. Forse Caldoro, da un po’ di tempo a questa parte, ha dimenticato le sue origini socialiste. Qualcuno che gli sta più vicino dovrebbe ricordargli che i socialisti, quelli veri e idealisti, affrontavano sempre e comunque tutti i problemi, scendevano nelle piazze, si misuravano con i problemi reali della gente e correvano anche il rischio di essere sonoramente contestati. Ho comunque ascoltato come il governatore della Basilicata ha in maniera chiarissima spiegato la scelta pro-petrolio della sua Regione, scelta fatta quasi all’unanimità nel 1998 e come, in un sol colpo, ha tenuto testa agli accenni di protesta del Comitato No Petrolio del Vallo di Diano. Bravo De Filippo, anche se con i congiuntivi deve andarci piano. Comunque per chi volesse saperne di più sul misterioso progetto del Comune di Auletta può contattare direttamente le brave Mariella Stella e Letizia Piangerelli attraverso il MIdA di Pertosa. Per dirla, infine, alla sottoscritto: troppe donne (addetto stampa, moderatrice, due esperte) per un solo progetto. E non sono assolutamente un maschilista. Ah!! dimenticavo, per quanto riguarda le idee, quelle che dovrebbero abitare ad Auletta, bisognerà parlarne in una futura convention. Alla prossima.
direttore: Aldo Bianchini