Provincia: under attack/8, Russo e le denunce di Vassallo

Aldo Bianchini

SALERNO – I personaggi che l’on. Edmondo Cirielli ha fatto accomodare sulle poltrone apicali del PdL (Popolo della Libertà) spesso,molto spesso purtroppo, mi fanno sorridere, per non dire altro. E mi costringono a prendere le difese finanche di Nicola Landolfi, segretario provinciale del PD, che spesso, molto spesso, non apprezzo per le sue uscite stravaganti e dettate (forse!!) anche nel virgole dal suo capo. A Nicola Landolfi si può dire di tutto tranne che sia privo di “onestà intellettuale”; ne ha a sufficienza, peccato che non la usi sempre. Quei personaggi del centro destra di cui sopra, non solo non hanno alcuna percentuale di “onestà intellettuale” ma non hanno neppure l’onestà di ammettere che loro con la politica hanno poco a che fare e che non sono in grado di realizzare il benché minimo approfondimento di natura storico-politica. L’ultima esternazione di Antonio Mauro Russo (coordinatore provinciale del PdL) ne da l’esatta dimensione. In merito agli ultimi arresti operati dalla GdF in Provincia per la vicenda delle “Ghost Roads” (strade fantasma), alcune delle quali denunciate a voce alta anche dal compianto sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Il coordinatore Russo scrive testualmente: “”«Un dubbio  legittimamente supportato dal fatto che il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, aveva segnalato all’Amministrazione del PD fatti che eufemisticamente definisco “anomalie”. È toccato, quindi, all’Amministrazione Cirielli denunciare l’accaduto».  «Dov’era il fido scudiero di De Luca, Gianni Iuliano, che aveva il compito di controllore delle finanze dell’Ente? Dov’era il titolare di Lavori Pubblici, nonché sindaco di Agropoli, Franco Alfieri? Dormivano? Dalla stessa sindrome, quella della letargia politica, è stato colpito forse anche il segretario provinciale del Pd?»  «Con un po’ di pudore –conclude Russo– devo confessare che ho nostalgia delle paternali di Landolfi. Probabilmente, la sua vena moralistica si è estinta. E oggi tace, mentre mi piacerebbe deliziarmi, ascoltando uno dei suoi proverbiali sermoni. Desiderio che rimarrà inesaudito, perché è chiaro che il segretario provinciale del PD agisce con due pesi e due misure. Crocifigge gli avversari mentre, quando va bene, tace sul suo partito, altrimenti liquida i suoi colleghi del PD, addirittura disconoscendoli»””. Capisco l’esigenza di Russo di trasformare la politica in politichese ma credo che con questa dichiarazione, soprattutto riferita ai nomi di Iuliano e Landolfi, abbia dato una esauriente dimostrazione di come sia lui che altri hanno seguito la politica in passato. Qualcuno dovrebbe spiegare al “giovin signore del PdL” che proprio personaggi come Nicola Landolfi e Gianni Iuliano (che non hanno di certo bisogno della mia difesa!!), grazie soltanto alla loro onestà intellettuale, avevano in passato e per più volte preso le distanze dalle esuberanti esternazioni del sindaco pescatore che, a furia di gridare ai quattro venti le sue ragioni, era finito in quel limbo degli “inascoltati” in cui vengono confinati  gli “esternatori per mestiere”. Per quanto riguarda le ghost roads Vassallo aveva verosimilmente ragione ma le sue denunce cadevano, anche per il suo partito, velocemente nel dimenticatoio perché protestava e denunciava tutto e tutti dimenticando che da tempo era un personaggio poco credibile sul piano del confronto politico. Insomma se Russo da per scontato che Iuliano e Landolfi sono dei fedelissimi servitori di De Luca, lo stesso Russo per attaccarli in maniera credibile dovrebbe dimostrare di avere uno spessore politico di rilievo e di non essere egli stesso “fedelissimo servitore” di Cirielli. Nella prossima puntata vi racconterò alcuni aneddoti relativi al personaggio Vittorio Aliberti, caduto nella trappola delle ghost onlus. Alla prossima.

 

 

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