Gambino/42: il balletto delle relazioni

Aldo Bianchini

SALERNO – Sul caso Gambino, ovvero sull’inchiesta denominata “Linea d’ombra” esistono tre corpose relazioni. La prima è, più che una relazione, l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, resa in data 14 luglio 2011 a firma del GIP del Tribunale di Salerno, dott. Gaetano Sgroia, composta da ben 146 pagine. La seconda è quella licenziata dalla Commissione di Indagine Prefettizia presso il Comune di Pagani meglio nota come Commissione d’Accesso), composta da ben 103 pagine e firmata da diversi personaggi. La terza è quella accompagnatoria con cui il Prefetto di Salerno ha notificato la relazione della Commissione d’Accesso a tutti i consiglieri del Comune di Pagani nella giornata di Pasqua 2012 a corredo del decreto di scioglimento del Consiglio Comunale. La prima cosa che mi viene da dire riguarda la seconda relazione, quella della Commissione d’Accesso, stranamente redatta senza l’indicazione della data di sottoscrizione della stessa da parte dei Commissari, insomma un atto pubblico di una portata epocale che viene sottoscritto senza la data e, ancora, senza la possibilità di sapere o di capire chi mai siano i misteriosi  e anonimi Commissari. Almeno in calce alla prima relazione, quella del GIP, c’è tanto di data e tanto di indicazione (Il giudice per le indagini preliminari, dott. Gaetano Sgroia) della carica di chi sottoscrive in maniera assolutamente leggibile. I Commissari mi sembrano “tanti medici” (senza nulla togliere alla professione del medico!!) la cui calligrafia è leggibile soltanto dai farmacisti, e non in tutti i casi. Ma c’è di più. La prima e la seconda relazione sono perfettamente sovrapponibili, nel senso che non si riesce a capire quale sia stato il lavoro compiuto dalla Commissione d’Accesso se non quello di sintetizzare in 103 pagine quanto il GIP ha relazionato, invece, in 146 pagine. Finanche la descrizione accusatoria sembra, visivamente, schematicamente sovrapponibile a quella del GIP, basta fare il calcolo della differenza di pagine per ritrovare gli stessi passaggi. Con questo non voglio assolutamente dire che si è tratto di un copia e incolla che va tanto di moda nell’era della “rete”, ma le stranezze di certo non mancano. Notificare poi la relazione proprio nel giorno di Pasqua mi è apparso come una ulteriore violenza personale e familiare su persone e su famiglie che, comunque la si pensi, stanno soffrendo da ben nove mesi una situazione di disagio psicologico e fisico devastante. La cosa più sfiziosa, dal punto di vista giornalistico e cronachistico, la Commissione la scrive a pag. 100-2°cpv: “”A completamento della presente relazione si pone in evidenza che a seguito della ordinanza cautelare in carcere emessa dal GIP nei confronti di Alberico Gambino ed altri, il Tribunale del Riesame di Salerno con ordinanza …… disponeva gli arresti domiciliari non riconoscendo l’aggravante dell’art.7 L. 203/1991 e all’art. 146 ter c.p. ….. A seguito di ricorso avverso la decisione del Riesame …. La Cassazione ha accolto il ricorso del P.M. annullando l’ordinanza del Riesame con rinvio al tribunale … “”. Beh!! certo che c’è voluto un grosso sforzo da parte dei Commissari per redigere l’unico paragrafo che nell’ordinanza del GIP (prima relazione) non poteva esserci per ovvie ragioni di tempistica rispetto all’attualità. E pensare che questo è il passaggio che chiude la relazione, seguono, poi, le firme senza alcuna chiara identificazione. Le mie, per carità, saranno anche delle considerazione pretestuose ma il solo pensare che, ad esempio, fra qualche anno chi leggerà quella relazione, senza data e senza l’identificazione (per qualifica e per generalità) dei sottoscrittori, debba prima effettuare delle ricerche temporali ed  anagrafiche mi lascia molto perplesso sul ruolo e sul senso che la “giustizia” dovrebbe avere in questo Paese. Rimane da esaminare la terza relazione (quella accompagnatoria per la notifica degli atti ai Consiglieri), consentitemi di farlo nella prossima puntata perché il commento sarà lungo ed articolato. In detta relazione non manca neppure il ”gossip”. Alla prossima.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *