Alfonso D’Alessio
“La luce di Cristo vince il buio”! Questa una delle affermazioni di Benedetto XVI
nel giorno di Pasqua di Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Domando ai
lettori che desiderano sfuggire dall’andazzo di superficialità che caratterizza
i nostri temi e, purtroppo, a volte anche noi giornalisti: vi sembra questa
un’affermazione pessimista a tal punto che possa fare definire la Pasqua di
quest’anno nebulosa anche per il Papa? E ancora “l’uomo dispone di molte illuminazioni che ci danno un potere incredibile”, “il Signore ha costruito un ponte verso di noi”, “con la
Resurrezione Dio ha detto nuovamente, Sia Luce!”, “la luce è l’espressione del
bene e rende possibile la vita, l’incontro, l’accesso alla realtà e alla
verità, alla libertà e il progresso”. Questi sono solo alcuni frammenti delle
ricchissime omelie e dei pregnanti messaggi che il Romano Pontefice ha indirizzato in questo tempo di grazia a tutti i fedeli. Parlare di pessimismo mi sembra francamente fuori luogo. Forse si tende a confondere l’analisi realistica del mondo contemporaneo col
pessimismo, oppure si desidera etichettarla come pessimistica con la speranza, fortunatamente quasi sempre vana, di indirizzare gli occhi di chi legge su proprie interpretazioni. In entrambi i casi, io inviterei ad essere meno sensazionalisti e più aderenti al complesso di ciò che viene detto. La Pasqua è ottimismo per antonomasia! La morte sconfitta dalla vita, la possibilità per l’uomo di essere partecipe, e co-artefice allo stesso tempo, della propria eternità, la speranza che diventa certezza per chi si apre alla fede. Il disfattismo afferra chi non è capace di tale ampio respiro o chi volutamente se ne tiene fuori. “Il buio su Dio è la vera minaccia per la nostra esistenza”! Benedetto XVI individua in questo, e nella conseguente perdita di valori, il vero pericolo per l’uomo contemporaneo. Non è forse vero che oggi si tenta in tutti
i modi di non parlare di Dio? Di relegare la fede in una dimensione intimistica che la priva del dovere della testimonianza? Di evitare, in tutti modi, che l’integralismo cristiano dell’amore che tocca finanche il “nemico”. sia letto da tutti? Ebbene i risultati, questi sì,
sono sotto gli occhi di tutti in modo incontrovertibile. Ma la Luce di Cristo illumina tutti, è l’unica speranza per l’uomo di uscire dal vortice dell’egoismo e aprirsi al vero amore. Questo dice il Papa, altro che pessimismo.
“La luce di Cristo vince il buio”! Questa una delle affermazioni di Benedetto XVI. Ma tale affermazione non pare possa esser usata per il Tribunale Ecclesiastico di Salerno ove è buio fitto.