Gambino/38: Alberico il camorrista affettuoso !!

Aldo Bianchini

PAGANI – La stampa locale deve imparare se non proprio a fare delle inchieste almeno a porre delle domande quando si trova di fronte a clamorosi casi giudiziari come quello di “Linea d’ombra” che qualcuno si è affrettato a ridenominare con il più inquietante  “Sistema Pagani”. Non vedo altro modo di fare giornalismo in casi del genere, ma per carità alla fine ognuno la pensa come crede. Mi fermo subito con i preamboli e passo all’argomento di oggi che parte sempre dalle dichiarazioni giudiziarie dei due funzionari del Comune di Pagani (Serritiello e Ferraioli) che in un certo senso hanno spalancato le porte del carcere per tutti gli indagati che avrebbero dato vita ad un clima ambientale di “forte pressione intimidatoria” all’interno della stesso palazzo di città. Da qui la convinzione degli inquirenti di trovarsi di fronte al capo indiscusso di una cosca d stampo camorristico capeggiata, senza se e senza ma, dallo stesso primo cittadino Alberico Gambino che le cronache politiche avevano annoverato tra i sindaci di centro-destra più votati d’Italia. Vi racconto, oggi, un episodio che sembra quasi una sorta di aneddoto o meglio ancora di un racconto che viene sussurrato nei corridoi di palazzo San Carlo da moltissimi addetti ai lavori. Verso la fine del 2008 ci fu uno scontro senza precedenti (e questa è storia!!) tra il sindaco Gambino e la segretaria comunale Ivana Perongini. La materia del contendere era rappresentata dalla famosa delibera inerente il contratto di “fitto agrario” tra il Comune e la sig.ra Ruggiero Giuseppina (moglie di Petrosino D’Auria e mamma di Antonio e Michele) di un caseggiato colonico e dell’annesso terreno che tuttora la famiglia Petrosino D’Auria continua a gestire. La segretaria comunale non aveva avallato, con la sua firma, quella delibera che oggi è al centro del dibattito processuale. I bene informati, questo è l’aneddoto, sussurrano a più voci che in giunta dopo quel rifiuto ci fu bagarre ed alcuni intimarono al sindaco Gambino di far fuori all’istante la rivoluzioniaria segretaria comunale. Ebbene sarebbe stato proprio per quell’episodio specifico che il sindaco invece di aderire alle pressanti richieste avrebbe fatto a tutti gli assessori un discorso del tipo: “Chi fa politica deve avvalersi di persone per bene e capaci, a maggior ragione chi fa il segretario comunale deve sapersi anche opporre alle decisioni politiche indicando la risoluzione migliore. Questo è un buon motivo per chiedere alla Perongini di accettare l‘incarico di direttore generale dell’Ente”. Dopo queste parole tutti avrebbero taciuto notando la decisione ferma e sicura del primo cittadino che aveva, probabilmente, in animo di resettare tutto il passato e rimettere in corsa l’amministrazione da lui gestita. E così fu. Il sindaco invitò la Perongini ad accettare il prestigioso incarico che la segretaria comunale non rifiutò proprio perché era la stessa amministrazione a richiederglielo.  Una domanda mi viene naturale: “Ma  il sindaco con quella decisione monocratica ha pestato i piedi a qualcuno o ha brutalmente azzerato le speranze di qualcun altro?”. In questo stretto spazio gli inquirenti avrebbero dovuto esplorare di più e meglio. Anche il commissario prefettizio avrebbe dovuto aggiornarsi meglio prima di colpire, senza motivazione alcuna, la professionalità della Perongini con la revoca dell’incarico. Fortunatamente il giudice del lavoro dr. Ruggiero, con un provvedimento di dodici pagine, ha accolto il ricorso, ha dichiarato l’illegittimità del decreto prefettizio n.3 (revoca direttore generale), ed ha ordinato allo stesso commissario di procedere all’immediato ripristino dello status quo-ante (con decorrenza retroattiva, quindi!!) delle funzioni ingiustamente scippate. Una bella figuraccia, non c’è che dire, per il commissario prefettizio che si era mosso, probabilmente, sull’onda emozionale del “tutti amici di Gambino” o ancora peggio del “a Pagani tutti camorristi”. Di questo articolo, amici lettori, per le prossime puntate di questa lunga storia dovete ricordare tre cose: 1) La vicenda del fitto agrario pro sig.ra Ruggiero; 2) Il comportamento di Gambino che non sembra assolutamente camorristico, tutt’altro; 3) la giunta comunale in questione è quella del 1° ottobre 2008.  Alla prossima.

9 thoughts on “Gambino/38: Alberico il camorrista affettuoso !!

  1. Sono un cittadino di Pagani che vive poco lontano dalla sua città. Mi chiedo come sia possibile che la giustizia si accorge che Pagani è un covo di camorristi dopo trent’anni di silenzio, cioè fin dai tempi dell’assassinio del sindaco Torre che tutti, molto velocemente, hanno santificato sugli altari della migliore legalità.E dopo trentanni si vuole per forza trovare il capro espiatorio in un sindaco che ha riscoosso un consenso elettorale superiore a quello di De Luca a Salerno. Forse perchè Gambino è di destrà ?

  2. Il giornalista BIanchini ci sta svelando, piano piano, alcuni particolari ancora sconosciuti e che spero entrino a far parte del processo. Vorrei capire meglio cosaintende dire quando parla di “fuoco di sbarramento della Procura”.

  3. Con una tecnica giornalista non usuale in campo locale, il Bianchini lascia sospesi alcuni suoi ragionamenti. Sarebbe interessantissimo conoscere presto le risposte alle tre ultime domande (quelle di oggi) oltre che a quelle della penultima puntata della “telenovela” triller.

  4. Sono una cittadina di Pagani e sto seguendo con molto interesse la ricostruzione che il giornalista de ilquotidianodisalerno.it sta facendo di tutta la vicenda giudiziaria paganese. Io la penso esattamente al contrario e credo pienamente nella responsabilità degli imputati. Responsabilità che la Procura deve affrettarsi a dimostrare concretamente, altrimenti svanirà nel nulla forse l’ultima possibilità di fare piazza pulita.

  5. ono di Pagani e voto a sinistra. Non ho mai condiviso il modo di gestire la cosa pubblica da parte di Gambino & soci. Ma mi chiedo dove sta, oggi, la sinistra politica di Pagani che fino all’anno scorso prometteva di fare sfracelli? Hanno paura anche loro?

  6. L’anno scorso, subito dopo i clamorosi (si fa per dire!!) arresti del 15 luglio ci fu un comitato popolare contro Gambino e suoi compagni. Che fine ha fatto quelo comitato, se ne sono perse le tracce dopo la brutta figura della manifestazione pobblica ?

  7. Molto interessante la prima domanda che pone Bianchini in merito al fitto agrario in favore della si.ra Ruggiero. Aspetto la risposta. Seguo con attenzione anche se alcuni passaggi non li condivido affatto.

  8. Ora basta!! dopo le cose che ci sta raccontando Bianchini tutto il popolo paganese dovrebbe ribellarsi e chiederre immediata giustizia contro i veri colpevoli di questo sfascio che chissà per quanti anni peserà sulle nostre teste. Buon lavoro.

  9. Vedere questa immagine di affettuosità tra Gambino e la moglie non può che fare piacere. Quanta è lontana, però, l’immagine che qualcuno si affanna a dare di Gambino. Vorrei conoscere il parere della baldanzosa LIDIA che qualche settimana fa mise in dubbio l’autenticità del giornalista Bianchini che si è sempre battuto per la difesa dello stato di diritto di chiunque.E sempre senza scopi reconditi. Lo dice chi lo conosce da una vita. Buon lavoro Aldo.

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