SANZA – Si sono svolti ieri pomeriggio i funerali di Vito Laveglia, il 44enne di Sanza, morto una settimana fa precipitando da una finestra dell’ospedale di Polla. Effettuata l’autopsia, sul caso sta indagando la Procura di Sala Consilina. Gli inquirenti, stanno ricostruendo le ultime ore di vita del giovane, per stabilire le cause della tragedia. Tutta la cittadinanza si è stretta intorno alla famiglia. Commozione e partecipazione ai funerali di Vito Laveglia, il giovane di Sanza morto per cause in via di accertamento sabato scorso cadendo da una porta finestra sita al secondo piano dell’ospedale Luigi Curto di Polla, ove lo stesso era stato ricoverato qualche giorno prima per curare delle frequenti emorragie nasali, il 44enne, era degente nel reparto otorinolaringoiatria. Le esequie, si sono svolte nella chiesa Santa Maria Assunta di Sanza. Molte, anzi moltissime le persone che hanno partecipato con commozione alla messa, non solo all’interno della chiesa, ma anche pregando in silenzio sul sagrado e nella piazzola antistante. Presenti le autorità e i suoi colleghi di lavoro, i dipendenti di una cooperativa sociale che si occupa della raccolta dei rifiuti nella piccola cittadina a sud del Vallo di Diano. Vito era una persona competente e professionale, molto conosciuta e rispettata da tutti, anche il parroco don Giuseppe Spinelli, nella sua omelia, ha messo in risalto la bontà umana di Vito, “ Un ragazzo disponibile, con il sorriso stampato sulle labbra, solare e sereno, strappato alla vita da un destino beffardo”. Parole che hanno commosso i presenti, persone di ogni età, che non hanno retto alla commozione, ed hanno lasciato che lacrime sincere solcassero i loro occhi. Di pietra i familiari, che ancora stentano a credere a quanto successo. Dopo il rito funebre, la bara accompagnata da un lunghissimo applauso, è stata tumulata nel cimitero comunale. Una tragedia tinta di giallo, al vaglio della procura della Repubblica di Sala Consilina, che subito dopo il fatto, ha sequestrato la cartella clinica, ed ha avviato le indagini per carpire elementi utili e per chiarire la dinamica dell’accaduto. Gli inquirenti, stanno ricostruendo le ultime ore di vita del giovane, servendosi delle testimonianze di chi è stato a contatto con Vito. Secondo indiscrezioni, già alcune ore prima, il giovane avrebbe dato segnali di agitazione, che hanno portato i medici del reparto, a somministrargli un farmaco per placare e calmare il paziente. Al suo risveglio, verso le 3.00 del mattino, vestitosi , avrebbe chiesto di lasciare l’ospedale, ed eludendo la sorveglianza, si sarebbe avviato verso le scale, avrebbe aperto un ufficio, e sarebbe caduto da una porta finestra scavalcando una inferriata posta sulla stessa. Saranno gli esiti dell’autopsia, effettuata nella giornata di venerdì dal Dott. Colasante, e dalla dottoressa Cornetti, a chiarire e a determinare le reali cause della tragedia,che si tinge sempre più di giallo. La famiglia e chi lo conosceva,confidano nella giustizia per far luce sui fatti, con la convinzione che non si è trattato di suicidio, ma di morte accidentale provocata da cause da stabilire. Vito lascia la moglie e due bambine.
direttore: Aldo Bianchini