SALERNO – Il Sindaco di Salerno, per giustificare il calo della raccolta differenziata nella città di Salerno, tra l’altro pagata profumatamente dai nostri concittadini, tuona contro tutto e tutti per scaricare responsabilità, evidenziando un’ignoranza in materia senza fine. De Luca, invero, sostiene che in città vi sarebbero campane di vetro non svuotate per responsabilità di EcoAmbiente Salerno, che accumulerebbe ritardi su tale servizio. Il Sindaco di Salerno ancora non ha compreso, dopo oltre due anni, che EcoAmbiente Salerno gestisce esclusivamente il servizio dello smaltimento dell’indifferenziato presso lo Stir di Battipaglia. Lo svuotamento delle campane di vetro è, infatti, di competenza del Consorzio di Bacino in centro città, nel mentre nella zona orientale, laddove le inefficienze appaiono verificabili e visibili, è di competenza del Comune di Salerno. La vera anomalia è che il Comune di Salerno non ha mai rispettato la Legge 87/2007, che imponeva a tutti i Comuni di affidare in privativa il servizio di raccolta differenziata ai Consorzi di Bacino, anche al fine di tutelare le centinaia e centinaia di dipendenti assunti senza criterio e in modo “allegro” dai suoi compagni di partito e di coalizione nel recente passato. Di società parassitarie, di cui il Sindaco si lava la bocca, il primo cittadino è il supremo esperto, avendone già costituite un paio di nuove nei pochi mesi di insediamento dell’attuale consiglio. Ricordo a De Luca che tutti gli Enti che operano attualmente nei rifiuti sono “creazione” della sua parte politica e che l’unica Società costituita è stata EcoAmbiente Salerno, al fine di gestire un impianto sovracomunale, precedentemente affidato alla Protezione Civile, che giammai ha proceduto a fare nuove assunzioni. Tra l’altro, la logica della Legge 26/2010, tanto contestata dal Sindaco della città che – come anche evidenziato da alcuni giornali nazionali – è tra quelle che in Italia annovera il maggior numero di società partecipate, è inversa rispetto a quella che il Sindaco ha compreso o vuole far credere contestandone la ratio. EcoAmbiente Salerno, infatti, avrebbe, nelle intenzioni del legislatore, dovuto sostituire la miriade di società costituite dal sistema tanto caro a De Luca, per gestire “da sola” l’intero ciclo integrato con economie di scalo ed anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali ed i tanti posti di lavoro “assegnati” ingiustificatamente ed in esubero da chi ha gestito in modo nefasto i rifiuti creando l’attuale confusione ed una crisi economica e finanziaria a cui con grande sforzo e con difficoltà si sta cercando di porre rimedio.
Se De Luca parlasse di meno di ciò che non conosce preoccupandosi di far pagare di più i servizi essenziali, probabilmente eviterebbe di mettere in crisi, con comportamenti omissivi, tutti gli Enti che stanno gestendo attività di pubblico interesse.