SALERNO – “Le cose possono migliorare se si applica il decreto n.49”. A dirlo il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, Bruno Ravera nel corso del convegno “Il sistema di emergenza-urgenza nella Provincia di Salerno: dal presente al decreto n.49 del 27/09/2010” che si è tenuto questo pomeriggio nella sede dell’Ordine (via SS. Martiri Salernitani 31, Salerno). “Il nostro Ordine dei Medici reputa valido il decreto n.49 ma chiede con forza alla Regione Campania che se lo si considera valido deve essere applicato, altrimenti non ha senso mantenerlo in vita”. Secondo il presidente Ravera “bisogna monitorare il sistema dell’emergenza-urgenza, fondamentale nel sistema sanitario. Il 118 però non è un call center ma una centrale operativa che velocemente deve interagire con il paziente, per mettere in movimento un percorso di assistenza sanitaria che nel tempo più breve possibile tenti di risolvere una condizione patologica che potrebbe mettere a rischio la vita. I medici che operano nel 118 si prodigano ma questo non basta: ci vuole più coordinazione, una tecnologia al passo con i tempi, una determinazione forte nell’applicazione delle regole organizzative, che diano serenità agli operatori e sicurezza ai pazienti”.
Di criticità parla anche il consigliere regionale Anna Petrone che aggiunge: “il dramma dell’emergenza è una delle priorità assolute. Non si può parlare di un piano di rientro se non si parte dal settore emergenziale. Penso alla tragedia avvenuta pochi giorni fa della neonata morta a causa di un disservizio nella rete emergenziale. Queste situazioni non devono più accadere. Tra le cose da incentivare vi è la rete dell’elisoccorso, troppo carente in un territorio così vasto”.
Tra i relatori, era presente anche il padre del decreto 49/2010, Giuseppe Zuccatelli, direttore INRCA di Ancona che ha aggiunto: “gli elementi fondamentali per dettare le basi un servizio sanitario che tenga in massima considerazione le esigenze della popolazione e che sia rispettoso dei bisogni di salute dei cittadini, è basato sulla rete dell’emergenza territoriale e sulla rete delle fragilità. Seguirò con attenzione il cronoprogramma degli interventi proposti dalla Asl Salerno e gli step operativi per accelerare il raggiungimento dell’obiettivo di riorganizzazione della te emergenza pre-ospedaliera, fondamentale per la salute dei cittadini”.
A tal proposito il Commissario Asl Salerno, Maurizio Bortoletti ha illustrato “la fase 2 della Asl Salerno, dedicata alla riorganizzazione dei servizi sanitari. L’Azienda Sanitaria Locale Salerno – spiega Bortoletti – inizia la fase 2 dal nodo caldo del sistema salute: la rete dell’emergenza-urgenza. Riordinare l’Azienda non sarebbe difficile se non ci fosse sulla nostra testa un passato dissennato e centinaia di procedimenti e ricorsi che rallentano la riuscita del nostro lavoro. Tutte queste situazioni drogano la nostra quotidianità e bloccano lo sviluppo concreto. Tuttora esistono, purtroppo ben radicate, logiche di appartenenza di tipo feudale. Con il Governatore Stefano Caldoro abbiamo un’idea ferma e decisa di questa nuova visione della sanità che intendiamo portare avanti senza indugi”.
Il Commissario, infine, torna a parlare del tanto discusso bando del 118 e spiega: ” avevamo pensato ad un bando unico per unificare i tre servizi che prima agivano in modo differenziato e con tariffe e regole diverse nelle tre ex Aziende. Però il bando registrava un problema per la Croce Rossa (per loro diventava difficile la questione dei volontari) e quindi c’è stato un ricorso al Tar. La prospettiva di questo bando è stata scambiata per una minaccia mentre si trattava di un’opportunità. Già a dicembre abbiamo iniziato a porre le premesse per questo nuovo modello di 118, modello assolutamente innovativo, nuovo che creerà moltissime tensioni a livello salernitano perché taglia alcuni aspetti del 118 del quale ne modifica e ne modernizza il senso. Si spenderà di meno e i cittadini avranno un servizio migliore”.
Ancora di 118 parla il Sub Commissario Asl Salerno, Sara Caropreso la quale aggiunge: “sono ancora troppi i pazienti che arrivano in ospedale senza aver contattato il 118. Nella nostra provincia il 118 non è molto utilizzato”. La Caropreso, infine, è favorevole all’applicazione del decreto 49 “che andrebbe applicato con saggezza”.