SALERNO – Davanti all’edicola a Torrione, dove ogni mattina di solito acquisto i giornali ho raccolto il commento “salace” e ad effetto di un cittadino qualunque che alla lettura dei vari titoli in bella esposizione ha detto “nun tene manco l’uocchie pe’ chiagnere”. Mi sono permesso di chiedere a chi mai alludesse e la risposta mi è arrivata secca e lapidaria: “Alludo al sindaco De Luca che con questa vicenda ha veramente toccato il fondo in fatto di credibilità”. La vicenda è quella della messa in liquidazione del “CSTP-Azienda della mobilità-s.p.a.”, la storica azienda di trasporto pubblico salernitana che affonda le sue radici nel lontano 1909 con la TEPS, poi con la SOMETRA, successivamente con l’ATACS ed infine con il CSTP. Il ragionamento dell’uomo della strada (che è poi il bacino in cui De Luca pesca la maggior parte dei voti!!) è inquietante e pericoloso al tempo stesso. Sembra aver capito tutto quello che è accaduto ed è qui il pericolo per il consenso pro De Luca. Infatti se incomincia ad incrinarsi lo “zoccolo duro” dei suoi elettori potrebbe essere l’inizio della fine. Anche ai più sprovveduti, difatti, o anche ai più scalmanati tifosi del sindaco non può sfuggire il particolare che un’azienda amministrata per decenni dagli uomini di De Luca venga messa in liquidazione qualche mese dopo che la gestione passa nelle mani del centro-destra che sarà pure incapace ma che in pochi mesi certamente non può portare alla distruzione uno dei gioielli della “salernitanità”, quella che De Luca non conosce. La frase a tutto tondo pronunciata dal lettore occasionale dei titoli in edicola è indicativa di come la “massa popolare” comincia a percepire queste azioni convulse e fuori di ogni logica del sindaco che tuona sempre nello stesso linguaggio che “se una cosa non l’amministro io può anche chiudere”. Oltretutto sta tentando la stessa cosa con l’aeroporto, tanto da arrabbiarsi oltre ogni dire soltanto perché arrivano dalla Regione i soldi per la sua sopravvivenza. Insomma invece di gioire che l’aeroporto possa continuare a funzionare si arrabbia perché si appalesa l’eventualità del funzionamento e non della chiusura. Incredibile ma vero. Ma la frase del cittadino semplice fa pensare anche a d altro, al fatto che ormai anche la gente comune ha capito che il Comune non ha neppure gli occhi per piangere (sotto il profilo economico!!) e che pertanto non può ricapitalizzare proprio nulla. L’accerchiamento di Fort Apache è ancora molto corposo e visibile ma è anche naturale che De Luca tenti i contraccolpi per scardinarlo, a questo il centro destra di Cirielli doveva, se non prevedere, almeno pensarci per tempo e mettere in condizioni il Comune di Salerno che il maggior azionista con il suo 31% di arrendersi pubblicamente prima di arrivare al cambio della guardia della conduzione da D’Acunto a Santocchio. Lo scontro frontale con la conquista della maggioranza del pacchetto azionario grazie all’intelligente mossa di Giovanni Moscatiello (sindaco di Baronissi) che con il suo modesto 2% circa mise in seria crisi sindaco, giunta e consiglio comunale di Salerno. Tra i vari commenti che ho letto dalla rassegna stampa mi è piaciuto molto quello di Antonio Cammarota (commissario FLI) che ha centrato l’obiettivo quando ha dichiarato che “il CSTP rimane vittima della faida tra fazioni che scambiano le istituzioni come armi dello scontro politico anziché come strumento del bene comune e di tutela di interessi generali”. Il peggiore dei commenti mi sembra quello di Valerio Torre (di Alternativa Comunista) che chiede la cacciata di Santocchio ed evoca le pari responsabilità nel saccheggio dell’azienda che, ripeto, negli ultimi decenni è stata amministrata, con sistemi dittatoriali, soltanto dal centro sinistra. Evidentemente Torre in questi ultimi decenni si era trasferito su un altro pianeta. Come andrà a finire. Cirielli è nei guai perché non sa casa fare e soprattutto non sa come farsi capire dall’opinione pubblica. De Luca veleggia a modo suo con la speranza che possa ancora permeare l’immaginario collettivo a suo uso e consumo. Ma quel cittadino comune davanti all’edicola deve rappresentare, proprio per lui, un campanello d’allarme, almeno sotto il profilo del consenso e della credibilità.
direttore: Aldo Bianchini
Caro Aldo noi possiamo scrivere e dire tutto quello che ci piace,ma lui (De Luca) ha avuto il 75% dei consensi.Ora chi gli ha dato i consensi vada al muro del pianto,per due motivi:1) la città è senza una lira (tranne quella che frequenta De Luca!!!!!) 2) tutti questi consensi lo hanno fatto impazzire e perdere i contatti con la realtà.Sapete cosa si fa per gli alcolizzati,i drogati,i giocatori d’azzardo etc…”vanno mandati in comunità”.Ora attrezziamo anche le Comunità per quanti sono confusi dalla sfrenatezza del potere,del comando,della libidine di sottomettere gli altri….il resto è routine. Dopo Salerno Sistemi c’è CSTP,poi ci saranno le Miste con i Bilanci truccati etc etc….. Intanto ditegli di pagare le spese telefoniche e di mettere in esecuzione di pagamento i mandati fermi in Ragioneria…..