AGRICOLTURA/PD, “RIDURRE SPESE INUTILI MA VALORIZZARE RISORSE UMANE”
ANDRIA: “IL DISEGNO DI LEGGE DEL PARTITO DEMOCRATICO PROPONE UNA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI ENTI AGRICOLI E DELLE LORO FUNZIONI”.
Da Anna Bisogno
“Il disegno di legge che il Partito Democratico ha illustrato in conferenza stampa a Palazzo Giustiniani al Senato propone una razionalizzazione degli enti agricoli, delle loro funzioni e delle strutture organizzative, che può consentire di attuare una importante ricomposizione di parte della spesa del Ministero delle politiche agricole”. Lo afferma il Vice Presidente della Commissione Agricoltura al Senato Alfonso Andria che sottolinea: “Le criticità degli Enti sono molteplici: vaste aree di sovrapposizione e duplicazione nelle attività, spesso l’impossibilità di misurare il rapporto tra quanto si investe e i concreti risultati che si producono”. Andria, che ha introdotto e coordinato i lavori cui ha preso parte Anna Finocchiaro, Capogruppo PD al Senato, ha aggiunto: “Proponiamo la riduzione degli Enti da undici a quattro, più uno strumento di controllo, e per questo è stata delineata un’ipotesi di carattere organizzativo sulle quattro grandi aree di attività degli Enti stessi, per rilanciare competenze e qualità, eliminando gli sprechi e ridare slancio non solo all’agricoltura ma a tutto il Paese. Tra gli obiettivi della nostra proposta particolare importanza ha la valorizzazione delle risorse umane e del patrimonio di competenze accumulato”.
A entrare nel merito della questione della proposta di riordino degli Enti, in conferenza stampa, il dottor Sergio Nasi, che ha sviluppato la proposta dal punto di vista tecnico.
“Le risorse costantemente investite – ha detto Nasi – derivanti dalla somma dei loro attivi patrimoniali sono pari a 3,5 miliardi di euro e se consideriamo che il bilancio annuo del Ministero Politiche Agricole e Forestali è pari a circa 1,2 miliardi è facile intuirne l’eccessivo impiego di risorse. Attraverso il disegno di legge per il riordino degli enti agricoli – ha continuato Nasi – miriamo a ristrutturare l’intero settore agroalimentare attraverso un vero e proprio “piano industriale” tendente ad una maggiore efficienza, minor costo, misurazione dell’efficacia e quindi allineare gli obiettivi economici per il settore agricolo rispetto ad interessi di carattere più generale, L’ipotesi in concreto è di ridurre la questione a soli quattro enti che faranno riferimento a: flussi pac, servizi finanziari, ricerca e informazioni”. Le conlsioni dell’incontro, al quale hanno preso parte i capigruppi PD in Commissione Agricoltura Camera e Senato, Nicodemo Oliverio e Leana Pignedoli, sono state affidate a Enzo Lavarra, Presidente del Forum nazionale agricoltura del Pd ha sottolineato “l’importanza di interventi volti alla valorizzazione dell’enorme patrimonio rappresentato dall’agricoltura italiana e di credere di più in questo settore anche come strumento per combattere la crisi economico finanziaria. Abbiamo voglia di fare cose buone e contiamo molto sulla sensibilità dimostrata dal Ministro Catania per gettare finalmente le basi per una seria ed efficace politica agricola nazionale. Lo sforzo dei gruppi Pd Senato e Camera nelle rispettive Commissioni agricoltura tende proprio a questo obiettivo. Con questo Ddl il Pd intende concorrere alla spending review, tenendo fede ad un proprio obiettivo da tempo delineato nell’assemblea nazionale di Varese: partiamo dall’agricoltura, razionalizzando l’esistente e nella prospettiva della riforma degli Enti pensiamo all’abolizione dei consigli di amministrazione, sostituendoli con figure manageriali di comprovata professionalità”.