PERUGIA – È stato arrestato in Romania l’ultimo componente della banda di romeni ricercato per l’omicidio di Luca Rosi, il bancario perugino ucciso durante una rapina il 2 marzo scorso, nell’abitazione di famiglia a Ramazzano. Dorel Gheorghita era ricercato da venerdì scorso, quando altri due romeni del commando, Iulian Ghirghita e Aurel Rosu , ritenuti responsabili della tragica rapina, sono stati bloccati a Gorizia. Dorel Gheorghita è stato arrestato a casa della suocera, in un centro al confine tra Romania e Moldavia, ormai da diversi giorni la polizia romena lo teneva sotto controllo, è stato individuato grazie all’esame dei contatti telefonici con uno degli altri due complici per l’omicidio Rosi. Sono quattro in tutto i romeni arrestati, componenti di un banda specializzata in rapine in villa, ritenuti non solo gli autori dell’omicidio del bancario ma anche della rapina del 2 febbraio a Resina, durante la quale venne stuprata una donna di 54 anni, suocera del proprietario. Per questa rapina lo scorso 10 marzo i carabinieri del comando provinciale di Perugia avevano già fermato un romeno, ritenuto il basista della banda. Nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip i due romeni, presi alla frontiera lo scorso 16 marzo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il loro avvocato, nominato d’ufficio, Maria Antonietta Salis, non ha inoltrato alcuna richiesta al giudice. I due romeni sono accusati di omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo d’armi. “Questo arresto è un piccolo conforto”: così Bruno, il padre di Luca Rosi, ha accolto visibilmente commosso la notizia dell’arresto del romeno latitante eseguito per l’omicidio del figlio. “Quello per la morte di mio figlio -si è limitato a dire Bruno Rosi- è una dolore grandissimo che mi sta demolendo”. Una condanna esemplare chiede invece Mery, la fidanzata di Luca Rosi.
direttore: Aldo Bianchini