SASSANO – Lo scorso 24 mi ero già interessata alla vicenda “Brumotti-ecomostro” e quello che avevo scritto ha lasciato qualche coda polemica. Venerdì 17 marzo, con circa un mese di ritardo, finalmente ho visto in tv su Calane/5 il tanto atteso servizio di Vittorio Brumotti inserito nel tg satirico “Striscia la notizia”. La prima impressione da telespettatrice, non essendo di Sassano e neppure del Vallo di Diano, è stata quella di assistere ad una visita “teleguidata” del mitico Brumotti. E’ stata soltanto un’impressione iniziale. A ben riflettere, però, ho visto un Brumotti leggermente scarico al contrario del sindaco Tommaso Pellegrino assolutamente ben preparato che, con un’ottima dialettica, è riuscito a spiegare perfettamente tutto quello che aveva da spiegare sulla “vicenda ecomostro” in poco più di trenta secondi. Non è facile e non è poco, tanto che mi è venuto da pensare che per quel giovanissimo sindaco sarebbe più consona una platea amministrativa e mediatica molto più larga di quella in cui si trova, suo malgrado, ad operare. Oltretutto con l’ecomostro Pellegrino ha poco o niente da rimproverarsi, si tratta di un pesante fardello ereditato dalle amministrazioni precedenti che il nuovo sindaco si è impegnato a modificare ed a rendere utilizzabile nel giro di circa due anni, anche se l’impresa non è delle più facili. Onore e merito, quindi, al primo cittadino di un “paese” molto particolare. Parlo di una comunità di poco superiore alle cinquemila anime che, tra tante contraddizioni, esprime una vitalità organizzativa senza pari ed in tutte le branche. Se le informazioni raccolte sono veritiere, vanta addirittura “quattro case comunali” (sede centrale, sedi periferiche a Silla ed a Monte Panno, ed una sede futura rappresentata dall’ecomostro in pieno centro storico), “due pro-loco”, “tre bande musicali”, “tre squadre di calcio” e, dulcis in fundo, una “trentina” tra cooperative, associazioni di volontariato e associazioni no profit. Qualche anno fa sul territorio comunale di Sassano sono state organizzate, tra feste per i Santi e sagre di ogni tipo (finanche quella del ”maiale” in pieno agosto, sembra da una parrocchia locale!!) ben 18 manifestazioni tutte sponsorizzate sia dal Comune che dalla Provincia di Salerno. Un bel record non c’è che dire. E poi qualcuno parla di contenimento della spesa pubblica. Ma è bene ritornare all’ecomostro, altrimenti rischiamo di andare fuori dal discorso. In campo nazionale l’ecomostro di Sassano ha vinto, grazie ad un fotografo dilettante del posto, il primo premio in una rassegna fotografica a Milano ma sia il fotografo che gli organizzatori del premio non sapevano, ovviamente, la notizia del giorno che anche lo “scarico Brumotti” non conosceva al momento del servizio molto epurato rispetto alle “mutande” che il buon Vittorio aveva annunciato di indossare come scritto da qualche giornale. La notizia chiamerebbe in causa direttamente i vertici del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Sembrerebbe, difatti, che l’allora sindaco Gaetano Arenare e il suo erede Domenico Rubino dopo aver promesso al Parco buona parte dei locali del costruendo edificio abbiano ricevuto il nulla osta (non è dato di sapere se formale o sostanziale) per l’avvio del concorso di idee che selezionò un pool di tecnici tra i quali era addirittura presente un’architetta nipote del sindaco dell’epoca. La notizia del placet da parte del Parco è sconcertante perché proveniente proprio dall’Ente che invece dovrebbe tutelare ambiente ed ecologia. Probabilmente si tratta soltanto di chiacchiericci di bottega, ma la voce nel piccolo centro del Vallo di Diano corre di bocca in bocca. Così come corre un’altra voce che è bene riportare soltanto come gossip. Un giornalista del posto avrebbe brigato molto per l’arrivo di Striscia a Sassano in una sorta di cambiamento di rotta di detto giornalista che negli ultimi tempi è stato un acceso oppositore, per principio, della casa comunale e dell’ecomostro in genere e che ora si troverebbe in parte schierato con l’amministrazione. Ma c’è un’ultima notizia, molto più intrigante delle altre, che mi riservo di dare in seguito sempre che l’argomento sollevi un giusto e doveroso dibattito. Insomma, come dire, anche “Striscia” costruisce le sue patacche.
direttore: Aldo Bianchini
Ma ci siete o ci fate?