LA DISCRIMINAZIONE DEI CRISTIANI

Alfonso D’Alessio

E’ pubblico il Rapporto
2011 sui casi d’intolleranza e di discriminazione dei
cristiani in Europa stilato dall’Osservatorio sull’intolleranza e sulla
discriminazione religiosa in Europa (Oidce). Se si dovesse credere che nella
“civile” Europa non vi siano discriminazioni anche a danno dei cristiani,
allora si sbaglia alla grande. L’odio registrato nei confronti di chi fa
obiezione di coscienza circa l’aborto o l’eutanasia, le battaglie per chiudere
in Spagna le facoltà teologiche, i postini inglesi che si rifiutano di
recapitare posta contenente materiale riferibile al Vangelo, sono solo alcuni
dei casi che lasciano a bocca aperta. Per non parlare di quelli più gravi dove
si arriva alla violenza fisica, alla vera e propria intimidazione tesa a
impaurire chi non si vergogna di essere cristiano. La violenza europea anti
cristiana si manifesta nei modi più subdoli possibili e immaginabili arrivando
a servirsi pure dei cartoni animati, in alcuni dei quali, proprio in Italia, si
sono attribuite a Benedetto XVI espressioni diffamatorie nei confronti dei
sacerdoti. E le profanazioni nelle chiese? Anche a Salerno sovente si assiste a furti di arredi sacri quando non addirittura delle Ostie consacrate. La cosa che sorprende è che le manifestazioni d’intolleranza dei cristiani aumentano in modo esponenziale, raggiungendo in alcuni paesi europei picchi impressionanti. L’84% del crescente vandalismo in Francia è diretto contro i luoghi di culto cristiani. In Scozia, il 95% della violenza a sfondo religioso ha come obiettivo i cristiani. Perché? Le ragioni sono molteplici. Si va dalla crescente ignoranza in materia religiosa all’incapacità, frutto dell’edonismo, di accettare visioni della vita diverse da quelle che l’individualismo becero propone. Il fastidio del richiamo a valori che si discostano dal perseguimento del piacere ad ogni costo, per altro realtà antichissima proprio in Europa. Ma un peso specifico, credo, lo abbiano anche le campagne denigratorie attuate in modo gratuito e demagogico contro la Chiesa e i cristiani in genere. E’ il caso
recente dell’Ici in Italia, dove neppure la lettura della legge aiuta, chi è annebbiato dal pregiudizio, a vederci chiaro. E’ la circostanza delle notizie che riguardano i cristiani, le quali guadagnano la prima pagina se attengono alle debolezze umane e che invece vengono relegate nell’ultima, o anche dopo l’ultima, se riguardano opere di bene. Segno che fa riflettere è l’acredine che spesso accompagna la notizia. Un’indicazione che in alcuni casi dimostra che si è sulla buona strada, “guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi” dice saggiamente Gesù, e il cardinale Biffi ricorda che “il cristianesimo non può essere ridotto ad un insieme condiviso di valori”.

 

3 thoughts on “LA DISCRIMINAZIONE DEI CRISTIANI

  1. Che anche nella civile Europa vi siano discriminazioni a danno dei cristiani ritengo che sia giusto. nella chiesa v’è pedofilia, intrighi e gestione alquanto disinvolta e dei tribunali ecclesiastici e delle enormi ricchezze.
    don alfonso riveda il filmato delle Iene del 9 marzo dell’anno appena passato ed indaghi su cosa abbia inteso fare il suo arcivescovo moretti: nulla.

  2. http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/monsignore-ragazzino/602c515c-736f-11e1-85e3-e872b0baf870.shtml

    vada a vedere e tragga da solo le sue conclusioni Don Alonso D’Alessio. la chiesa così com’è deve essere rivoltata come un calzino, o, abbandonta o, abbraccire altre relkigioni che predicano e fanno quel che predicono. la chiesa cosa fà predica e poi rozzola male vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna

  3. Aprendo la sua rubrica scopro che Alfonso D’Alessio è don Alfonso D’Alessio. Un sacerdote! Reverendo posso chiedervi come fate a scrivere su un giornale che non dà solo la notizia, ma attacca squallidamente l’istituzione curia? Scrissi lo stesso commento il 19 scorso ma non fu pubblicato. Io al posto suo sarei imbarazzata e non solo per lo stile “bianchini”, certo non sereno, ma anche per i soliti commenti ormai frutto di ossessione come quelli che legge al di sopra del mio (sempre che venga pubblicato).

    Ci pensi reverendo!!!

    Lidia.

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