SALERNO – Il Coordinamento Campania Rainbow comunica che oggi 16 marzo, alle ore 11 presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno, si terrà la conferenza stampa di presentazione del logo ufficiale, del manifesto politico e della piattaforma organizzativa del Salerno Campania Pride 2012. Oggi, con entusiasmo e forte motivazione, Salerno decide di occupare un posto di rilievo nella fitta rete delle celebrazioni dell’orgoglio omosessuale e transessuale in Italia, afferrando a piene mani la sua primavera dei diritti! Il 26 maggio Salerno realizzerà Un Pride per il Sud. Un evento simbolo del riscatto di una intera regione e di un Mezzogiorno che in più di un’occasione ha saputo ribellarsi alla cultura patriarcale e sessista pervasiva in tutto il Paese. Il Coordinamento regionale LGBT (Lesbian, Gay, Bisex e Trans) Campania Rainbow, promotore dell’iniziativa, intende attraverso il Salerno Campania Pride 2012 portare il protagonismo e la visibilità della popolazione Lgbt cittadina e regionale, come unico ed efficace strumento contro la discriminazione e il pregiudizio, la violenza e l’arretratezza, l’odio e l’ignoranza. Per noi è motivo di grande orgoglio la possibilità di presentare ufficialmente alle Istituzioni locali, alle associazioni e alla intera comunità salernitana il frutto del nostro impegno per i diritti di piena cittadinanza di gay, lesbiche e trans e, in generale, per la parità dei diritti di ogni cittadino proprio all’interno del “Salone dei Marmi” che, il 27 aprile 1944, ospitò il primo Consiglio dei Ministri del Governo di unità nazionale presieduto da Badoglio. Quel momento, importantissimo per la città di Salerno e per l’Italia, fu storicamente il primo passo per l’affermazione dell’antifascismo, della libertà, dell’uguaglianza sociale e della democrazia. E’ un messaggio di giustizia e parità sociale quello che ci giunge direttamente dal passato. Un messaggio che, nella più stretta attualità, cammina a braccetto con un’altra importante notizia: il Parlamento Europeo ha infatti definito come sacrosanti i diritti non ancora riconosciuti alla comunità LGBT italiana. E, sulla base di questo riconoscimento, ha sollecitato il Parlamento italiano a porre rimedio a questa vistosa quanto vergognosa lacuna legislativa.
direttore: Aldo Bianchini