SALERNO – Nell’ambito delle iniziative programmate dal Comando Provinciale di Salerno a presidio della legalità e a contrasto del dilagante fenomeno delle scommesse clandestine e del gioco d’azzardo, i baschi verdi del Gruppo di Salerno hanno sequestrato un punto scommesse illegale, denunciando a piede libero il responsabile.
L’agenzia era destinata alla raccolta ed accettazione di scommesse su eventi sportivi. A seguito di svariati sopralluoghi e indagini, è scattato l’intervento che ha portato anche al sequestro della strumentazione tecnologica, del materiale logistico di supporto e della ulteriore documentazione amministrativo/gestionale rinvenuta all’interno dei locali.
L’attività di accettazione, raccolta e gestione delle scommesse veniva attuata dal personale dell’agenzia in assenza di qualsivoglia autorizzazione. Tali scommesse venivano poi convogliate a favore di un allibratore austriaco privo di concessione AAMS, mentre il denaro veniva inviato su un conto corrente maltese.
Durante il controllo veniva sottoposta a sequestro l’area destinata alla raccolta delle scommesse, 3 postazioni per l’accettazione delle scommesse sportive (composte da 3 personal computer, 5 monitor, 3 stampanti termiche), una postazione esclusivamente dedicata all’accettazione delle scommesse su competizioni di cani da corsa, nonché la somma di €. 420,00, frutto delle giocate illecite.
Il responsabile aveva messo a disposizione degli avventori una sala per il gioco del poker, esercitato a mezzo di collegamento ad un sito estero gestito dal medesimo bookmaker e, quindi, privo della necessaria concessione. I 4 personal computer utilizzati per il collegamento sono stati sequestrati.
Il titolare dell’agenzia è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione della legge n. 401/1989, nonché agli artt. 718 e 719 del c.p. e 17 del T.U.L.P.S. (raccolta abusiva di scommesse).
L’attività di servizio posta in essere testimonia il costante presidio esercitato dal Corpo sul territorio a salvaguardia delle leggi vigenti ed è finalizzata a contrastare la piaga sociale, sempre in ascesa, del gioco d’azzardo, in un momento storico-economico particolarmente gravoso per le famiglie italiane.