Si è svolta venerdi 9 marzo 2012, la seconda edizione della ‘Giornata Salernitana per la Prevenzione delle Malattie della Tiroide’. L’iniziativa, promossa e organizzata dal prof. Francesco Orio, docente di Endocrinologia e Endocrinologo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona’, e dal dott. Enrico Coscioni, cardiochirurgo presso l’AOU ‘SG di Dio e RD’A’, e realizzata con l’aiuto di altri colleghi Endocrinologi, i dottori Domenico Caggiano, Pietro Lanzetta, e Luca De Franciscis, si inquadra nell’ambito della più ampia campagna nazionale di prevenzione delle malattie della tiroide. La giornata si è articolata in due momenti. La prima parte della mattinata, dedicata allo Screening Scolastico, si è svolta in 4 scuole secondarie di primo grado situate in zone diverse della città. Presso gli istituti scolastici, un team di endocrinologi ha sottoposto gli allievi ad un’ecografia tiroidea, per l’individuazione precoce di eventuali disomogeneità del tessuto ghiandolare. La seconda parte della giornata si è tenuta presso il Salone dei Marmi di Palazzo di Città, con inizio alle ore 10:30. Come l’anno scorso, e sulla scia dell’entusiasmo già suscitato, l’incontro è stato rivolto, oltre che ai medici, a tutti i cittadini, che infatti sono accorsi numerosi all’appuntamento, e hanno gremito la sala. A fare gli onori di casa il Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, che, assieme alle altre Autorità, ha introdotto la sessione scientifica della giornata, apertasi con la relazione dal titolo ‘Importanza della profilassi e dell’utilizzo del sale iodato nella popolazione’, in cui il Prof. Maurizio Gasperi , Professore di Endocrinologia dell’Università del Molise, e membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Endocrinologia, ha sottolineato il ruolo centrale della ghiandola tiroide nel metabolismo, e quindi la fondamentale importanza di prevenirne le disfunzioni. Il Prof. Gasperi ha quindi evidenziato la discordanza tra la reale disponibilità di sale iodato nei punti vendita, e quanto codificato dalla Legge n. 55 del 2005, in tema di iodoprofilassi, che, appunto ,prevede un consumo giornaliero individuale di sale iodato pari a 2-3 grammi, al fine di garantire un apporto adeguato di iodio. Subito dopo ha preso il via la ‘Tavola Rotonda con Discussione interattiva con la cittadinanza salernitana’, moderata dal Prof. Pino Blasi , Coordinatore dei Corsi della Scuola di Giornalismo dell’Università degli Studi di Salerno. Il primo intervento è stato quello della Prof.ssa Bernardette Biondi , Professore di Endocrinologia dell’Università ‘Federico II’ di Napoli, che ha aggiornato l’uditorio sulle attuali Linee Guida riguardanti la terapia sostitutiva dell’ipotiroidismo, e i più recenti preparati farmacologici, in forma liquida, adatti ai pazienti con problemi di malassorbimento, come la celiachia. La parola, poi, è passata al Prof. Antonio Bellastella , Ordinario di Endocrinologia della Seconda Università di Napoli, che ha illustrato il legame tra disfunzioni tiroidee e utilizzo di preparati a scopo dietetico, sottolineando il rischio dell’assunzione inconsapevole di sostanze che possono interferire con il metabolismo dello iodio. Ha inoltre ribadito l’importanza di uno stile di vita salutare, basato sulla dieta mediterranea e sulla pratica costante di attività sportiva, rivolgendosi soprattutto ai tanti ragazzi delle scuole medie presenti in sala. A questo punto il dottor Luca De Franciscis, Endocrinologo dell’ Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo, di Cava dei Tirreni, ha presentato i risultati dello screening scolastico del 2011, e del consumo di sale iodato nelle famiglie dei ragazzi coinvolti nello studio; a seguire, anche il dottor Fiore Carpenito, Endocrinologo dell’Asl di Avellino, ha illustrato i risultati di un analogo lavoro condotto nella provincia irpina su un campione di studenti delle scuole medie.
Domande circa la diagnosi di tumori della tiroide sono state rivolte al Prof. Mario Vitale, Professore di Endocrinologia dell’Università di Salerno, che ha illustrato l’ importanza dell’agoaspirato tiroideo come indagine cardine. Infine, il dottor Silvio Settembrini, Endocrinologo dell’ Asl di Napoli, ha illustrato i legami tra diabete e disfunzioni tiroidee, ponendo l’accento sull’importanza dell’approfondimento diagnostico tiroideo nei casi di diabete di tipo 1 (anche detto ‘diabete giovanile’), ma anche nei pazienti con diabete di tipo 2 ( tipico dell’adulto),in cui i distiroidismi possono complicare la funzionalità cardiaca e il rischio trombotico. In chiusura, la Cerimonia di Consegna della Pergamena ricordo a tutti i relatori intervenuti, tra gli applausi del composto ed interessato pubblico.