ROMA – “Il decreto sulle liberalizzazioni introduce importanti elementi di novità per il settore agroalimentare con particolare riguardo alle positive ricadute sul rapporto tra agricoltura e distribuzione alimentare. E’ un fatto di grande rilevanza politica”. Lo ha affermato il sen. Alfonso Andria (PD), Vice Presidente della Commissione Agricoltura, intervenendo oggi al Senato in discussione generale.
“Il Gruppo del Partito Democratico in Commissione Agricoltura al Senato – ha proseguito Andria – convinto com’è che la filiera agroalimentare vada tutelata e che il settore primario debba sempre più acquisire una valenza strategica, ritiene che sia sostanziale riequilibrare il rapporto tra agricoltura e grande distribuzione nell’ambito dei contratti di cessione di prodotti alimentari, come previsto dall’art. 62, che ha perciò fortemente e convintamente sostenuto. Volentieri diamo atto al Ministro Catania, che ne ha concepito l’originario impianto, di essersi reso artefice di una vistosa inversione di tendenza che salutiamo con grande soddisfazione”.
Andria si è poi soffermato su altre questioni affrontate dal provvedimento. Tra queste l’art. 67 sulla Pesca, nel quale trova spazio un emendamento a sua prima firma con cui si stabilisce una facilitazione nel caso di demolizione dell’imbarcazione, con trasferimento della licenza di pesca ad un’altra imbarcazione di proprietà del medesimo armatore; la possibilità, grazie all’emendamento di cui è prima firmataria la sen. Bertuzzi (PD), di affitto dei terreni demaniali, oltre che di acquisto (come originariamente previsto).
In conclusione il sen. Andria ha anche richiamato l’urgenza di intervenire al più presto sulla delicata vicenda dell’IMU sui fabbricati rurali che siano strumentalmente funzionali alle necessità del fondo agricolo, come aveva avuto modo di affermare nel primo pomeriggio, durante l’audizione del Sottosegretario all’Economia, Dott. Vieri Ceriani, in Commissione Agricoltura. Ed ancora, nel rilevare l’accoglimento di un proprio ordine del giorno, ha invitato il Governo a considerare nel redigendo provvedimento che disciplinerà la materia dell’impiego delle fonti energetiche rinnovabili, l’opportunità di prevedere incentivi a favore di operatori agricoli che utilizzino impianti i cui moduli costituiscano elementi costruttivi di serre.
Andria si è occupato anche di altre materie, prendendo più volte la parola in Commissione Industria per illustrare propri emendamenti: per esempio sull’art. 11 relativo al potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica, battendosi con successo per una più adeguata tutela delle parafarmacie e dei professionisti che ne sono titolari o che vi operano, come pure, sull’art. 17 ottenendo l’abbassamento da 1500 mq (inizialmente previsti dal Dl) a 500 mq della superficie minima relativa ad impianti di distribuzione di carburante presso i quali è consentita la vendita di quotidiani e periodici e la rivendita di tabacchi.
“La buona collaborazione tra il Governo e il Parlamento – ha concluso Andria – ha prodotto un risultato significativo, una risposta importante ai temi della competitività, della concorrenza, dello sviluppo infrastrutturale”.