Una nuova intesa per favorire l’economia reale si sta raggiungendo in questi giorni allo scopo di sostenere le imprese in difficoltà. Questo accordo in particolare, allo studio tra Confindustria e Abi, Associazione Bancaria Italiana, prevede una moratoria dei mutui ed i leasing che stanno pagando le imprese medio piccole, il segmento di aziende ad essere le più penalizzate dalla crisi, in quanto più radicate sul territorio ed impossibilitate a trasferire le produzioni all’estero e a contenere i costi.
Il nostro tessuto economico basa una gran parte della sua produzione e ricchezza proprio su questo tipo di aziende. I grandi gruppi industriali, ad eccezione di alcuni casi fortuiti dove è necessaria un alta specializzazione e livello qualitativo, stanno abbandonando lentamente le nazioni progredite alla ricerca di nuove opportunità e profitti più facili in paesi in via di sviluppo.
L’iniziativa in atto tra le banche e l’associazione degli industriali consiste nel bloccare per 12 mesi i finanziamenti a medio lungo termine e per 6 mesi i contratti di leasing , per aziende medio piccole in difficoltà, con la possibilità di poter differire il pagamento delle rate senza aggravio di alcuna spesa o maggiorazione di interessi per la dilazione effettuata.
Un’azione di responsabilità da parte del sistema finanziario verso quello economico. Il punto di forza della moratoria sarà quello di bloccare i tassi di interesse e spese a carico delle imprese che in tal modo potranno affrontare il 2012 in maniera più serena ed investire il proprio capitale per aumentare la ricchezza ed il patrimonio aziendale e raggiungere una maggiore stabilità.
A mio avviso si dovrà creare una cooperazione da parte di tutti gli attori del sistema:
– Banche ed Abi dovranno, seppur a malincuore, accettare una piccola perdita collegata alla moratoria e al divieto dell’aumento di spese e tassi, ma sarà meglio rinunciare a qualche commissione e alla maggiorazione degli interessi che accollarsi un’eventuale sofferenza per il fallimento delle imprese affidate
– Confindustria ed imprese dovranno mettere a frutto i risparmi concessi dalle banche per investire nella crescita e nello sviluppo della propria azienda, evitando di sprecare la liquidità aggiuntiva a disposizione nei sei/dodici mesi di moratoria
– La Banca Centrale Europea, che grazie all’attuazione di una politica monetaria espansiva, potrà favorire il ricorso a finanziamenti e a fidi da parte del tessuto economico imprenditoriale
In questi giorni si potrà seguire l’evolversi dell’iniziativa in corso, peraltro già realizzata nel corso del 2009, che ha permesso a molte aziende di affrontare con maggiore sicurezza la situazione economica del post-mutui subprime.