ABI-CONFINDUSTRIA: una mano tesa alle aziende in difficoltà

Filippo Ispirato

Una  nuova intesa per favorire l’economia reale si sta raggiungendo in questi giorni allo scopo di sostenere le imprese in difficoltà. Questo accordo in particolare, allo studio tra Confindustria e Abi, Associazione Bancaria Italiana, prevede una moratoria dei mutui ed i leasing che stanno pagando le imprese medio piccole, il segmento di aziende ad essere le più penalizzate dalla crisi, in quanto più radicate sul territorio ed impossibilitate a  trasferire le produzioni all’estero e a contenere i costi.

Il nostro tessuto economico basa una gran parte della sua produzione e ricchezza proprio su questo tipo di aziende. I grandi gruppi industriali, ad eccezione di alcuni casi fortuiti dove è necessaria un alta specializzazione e livello qualitativo, stanno abbandonando lentamente le nazioni progredite alla ricerca di nuove opportunità e profitti più facili in paesi  in via di sviluppo.

L’iniziativa in atto tra le banche e l’associazione degli industriali consiste nel bloccare per 12 mesi i finanziamenti a medio lungo termine e per 6 mesi i contratti di leasing , per aziende medio piccole in difficoltà, con la possibilità di poter differire il pagamento delle rate senza aggravio di alcuna spesa o maggiorazione di interessi per la dilazione effettuata.

Un’azione di responsabilità da parte del sistema finanziario verso quello economico. Il punto di forza della moratoria sarà quello di bloccare i tassi di interesse e spese a carico delle imprese che in tal modo potranno affrontare il 2012 in maniera più serena ed investire il proprio capitale per aumentare la ricchezza ed il patrimonio aziendale e raggiungere una maggiore stabilità.

A mio avviso si dovrà creare una cooperazione da parte di tutti gli attori del sistema:

–          Banche ed Abi dovranno, seppur a malincuore, accettare una piccola perdita collegata alla moratoria e al divieto dell’aumento di spese e tassi, ma sarà meglio rinunciare a qualche commissione e alla maggiorazione degli interessi che accollarsi un’eventuale sofferenza per il fallimento delle imprese affidate

–          Confindustria ed imprese dovranno mettere a frutto i risparmi concessi dalle banche per investire nella crescita e nello sviluppo della propria azienda, evitando di sprecare la liquidità aggiuntiva a disposizione nei sei/dodici mesi di moratoria

–          La Banca Centrale Europea, che grazie all’attuazione di una politica monetaria espansiva, potrà favorire il ricorso a finanziamenti e a fidi da parte del tessuto economico imprenditoriale

 

In questi giorni si potrà seguire l’evolversi dell’iniziativa in corso, peraltro già realizzata nel corso del 2009, che ha permesso a molte aziende di affrontare con maggiore sicurezza la situazione economica del post-mutui subprime.

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