Sgominata la”banda del bancomat” Si cercano eventuali basisti locali.

Antonio Citera

ATENA LUCANA – Un colpo fu messo a segno anche ad Atena Lucana nel 2010, che fruttò ai ladri circa 35mila euro. La Squadra mobile della questura di Potenza, con la collaborazione di quelle di Napoli e Salerno, ha scoperto un’organizzazione specializzata in furti di bancomat, tutti di agenzie del Monte dei Paschi di Siena. L’ operazione è partita da un furto compiuto a Potenza nel luglio 2010 ai danni dell’agenzia del Monte dei Paschi di Siena di via XVIII Agosto.  Ora gli inquirenti cercano eventuali basisti nei vari luoghi ove sono avvenuti i furti. L’operazione, denominata ”Beck Fire”, ha visto in azione le Sezioni Criminalita’ Organizzata e Crimine Diffuso della Squadra Mobile di Potenza, insieme ad agenti delle Questure di Napoli e Salerno. I provvedimenti di arresto sono stati firmati dal gip di Potenza, Tiziana Petrocelli, su richiesta del pm Eliana Franco, nei confronti di componenti di un sodalizio tutto campano che ha commesso una serie indeterminata di furti di bancomat all’interno di agenzie bancarie del Monte dei Paschi di Siena in cinque regioni (Basilicata, Campania, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna) ed in particolare delle province di Potenza, Salerno, Frosinone, Pistoia e Ferrara. Partendo da un furto perpetrato a Potenza tra la notte del 17 ed il 18 luglio 2010 nella filiale in via XVIII Agosto, seguendo un filo conduttore gli investigatori hanno ravvisato le responsabilità dello stesso gruppo anche per analoghi episodi avvenuti a Potenza, Castelgrande (Potenza), Atena Lucana (Salerno), Lauria (Potenza), Broccostella (Frosinone), Serravalle Pistoiese (Pistoia) e Ferrara. I furti avvenivano prevalentemente di notte. L’attivita’ di indagine ha ottenuto anche effetti preventivi impedendo ulteriori gravi azioni delittuose, pianificate ai danni di agenzie bancarie della regione Emilia Romagna, giunte in fase di avanzata progettualita’. ”La partita si gioca stasera” oppure ”la partita è stata rinviata”: con queste frasi un gruppo criminale decideva se fare il “colpo” oppure no.
Dieci persone, nove residenti a Napoli e una a Scafati, sono state arrestate, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata ai furti. L’operazione, è denominata “Beck fire” – segno di fuoco, come la fiamma ossidrica usata per aprire i bancomat -.  I ladri, dopo aver valutato dove poter effettuare il furto, partivano in gruppi di sei o sette e prendevano un alloggio in località vicine alla città che intendevano “colpire”. Quindi aspettavano la notte ed entravano nella banca asportando il bancomat oppure lo aprivano e prendevano i soldi. La media del denaro preso nei 13 furti che l’organizzazione è riuscita a portare a termine, si aggira sui 30 mila euro. Il capo dell’organizzazione, Alessandro Dura detto o’ ragioniere” perché era quello che distribuiva soldi alle famiglie delle persone detenute in carcere – aveva anche preparato un vademecum, che distribuiva ai suoi “collaboratori” con la spiegazione di come procedere per asportare i bancomat.  Gli inquirenti, cercano eventuali basisti. Secondo quanto riferito dai poliziotti di Potenza non ci sarebbero indagati tra il personale del Monte dei Paschi, ma l’abitudinarietà e la confidenza con i bancomat del gruppo toscano non può non far pensare alla responsabilità di eventuali basisti.

 

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