Pietro Cusati
Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto per garantire la privacy degli assistiti.Il Garante della protezione dei dati personali ,con un recente provvedimento,è intervenuto per garantire la privacy degli assisti in materia di misure regionali di compartecipazione alla spesa sanitaria predisposte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Non ci sarà bisogno di dichiarare il proprio reddito al
farmacista per individuare l’importo del ticket da pagare. Basterà che i medici appongono un codice sulle ricette per l’acquisto dei farmaci e per le altre prestazioni sanitarie. Le nuove misure,che avranno valore su tutto il territorio nazionale,traggono origine dalle segnalazioni di pazienti che,per usufruire delle esenzioni ticket,erano costretti a comunicare il loro livello di reddito al farmacista,magari in presenza di altri clienti .Inoltre il Garante per la Privacy è intervenuto a tutela dei pazienti nel delicato settore della ricerca medico- scientifica per disciplinare il trattamento dei dati nell’ambito dei cosiddetti ‘’studi osservazionali retrospettivi’’.Tali ricerche sugli effetti di terapie,farmaci o interventi sanitari comportan l’uso di dati sulla salute di persone assistite in passato presso i centri di cura che partecipano ai progetti di ricerca. Chi effettua gli studi in questione dovrà adottare specifiche misure per non rendere i dati trattati direttamente riconducibili ai pazienti e dovrà acquisire comunque il consenso dei pazienti che risultino reperibili. La sicurezza dei dati dovrà essere assicurata in ogni fase della ricerca,adottando opportuni accorgimenti che garantiscano da rischi di accesso abusivo,furto o smarrimento. Analoghe cautele dovranno essere utilizzate nella trasmissione elettronica dei dati al promotore della ricerca o al data base centralizzato in cui sono memorizzati e archiviati.