PdL: sul tesseramento irrompe De Luca

Aldo Bianchini

SALERNO – Mentre mi accingo a scrivere questo articolo mi chiedo se nel Popolo della Libertà (PdL) c’è qualcuno che legge i giornali, o meglio se qualcuno li legge perché non suggerisce a chi di dovere di correre ai ripari. Qui c’è in atto una campagna denigratoria che richiama alla mente i tempi d’oro di tangentopoli. Una campagna che pone al centro un obiettivo preciso: Edmondo Cirielli e la camorra dell’Agro. Posso anche essere considerato ignorante in politica ma l’italiano lo so leggere e so leggere soprattutto i titoli che più di ogni altra cosa incidono sull’immaginario collettivo. Oltretutto conosco benissimo i meccanismi della campagne stampa, soprattutto quelle denigratorie. Ma Cirielli, mi chiedo, un ufficio stampa ce l’ha o no, e l’ufficio stampa a che serve, soltanto a scrivere e spedire i comunicati ?  Veniamo al fatto che è meglio, prima di “allargarmi troppo”, come si suol dire in gergo. Da alcune settimane tutti soffiano sul fuoco ardente del tesseramento fasullo e dell’irruzione della Finanza negli uffici centrali romani del PdL e dopo un periodo di apparente silenzio in cui sono venuti fuori i commenti dei “peones” è uscito alla scoperto Vincenzo De Luca. Sabato mattina la sorpresa quando apro il quotidiano “Il Mattino” (che ovviamente fa il suo mestiere!!) ed a pagina 39 (che sarebbe la pagina 3 della provincia, quella più importante) leggo in alto un titolo a tutta pagina: “False tessere PdL, verso il congresso blindato-nuovo via libera Di Nitto Palma, la consulta regionale per la legalità garantirà la regolarità”, di taglio centrale la sorpresa: “E De Luca lancia l’allarme: invasione camorristica dall’Agro”. Leggo l’articolo di getto ed ecco la dichiarazione del sindaco: “Sul tesseramento del PdL nello specifico non dico nulla e attendo chiarezza, ma mi auguro che non ci siano penetrazioni camorristiche attraverso i canali dei partiti politici. La speranza è che i partiti non aprano le porte alla camorra per le tessere, i voti e le campagne elettorali. E’ stato comunque creativo sapere che gente dell’Agro risultava tesserata a Modena”. Non solo, il sindaco trova anche il tempo di “commuoversi” per la variante di Cupa Siglia per la quale ha beccato un avviso di garanzia  e dice: “La provincia ha fatto ricorso …” e quasi beffeggia l’azione di legalità dell’Ente Provincia. Io non so, sinceramente, che cosa debba dire di più il primo cittadino di Salerno per insinuare nell’immaginario collettivo il sospetto che nell’Agro e dall’Agro possa partire un attacco camorristico anche sulla città di Salerno. Con i tempi che corrono e visto quanto sta accadendo a Pagani con il caso Gambino e in quasi tutto l’Agro non ci vuole davvero molto per convincere i benpensanti  che uno più uno fa due. Ed è così che passa l’attacco all’immagine del PdL e del suo leader che altri non è se non Cirielli. Ho sentito nell’ambito del PdL commenti sbrigativi all’indirizzo del sindaco tacciato di “essere fuori di testa”. Non è così. Vincenzo De Luca quando parla sa benissimo cosa dire contrariamente ai tanti ciarlatani del PdL, e da grande comunicatore qual è sa perfettamente come fa per far passare messaggi mediatici devastanti. Qualcuno suoni la sveglia a Palazzo Sant’Agostino e corrano tutti ai ripari perché tra poco Fort Apache non sarà più il palazzo di città ma quello in cui dimora Edmondo Cirielli. E l’assalto è cominciato a parti invertite.

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