Petrolio nel Vallo di Diano. Si delineano le posizioni.

Antonio Citera

VALLO di DIANO – La vicenda legata alla Shell, ed ai suoi sondaggi nel Vallo di Diano, sta tenendo banco negli ultimi giorni sia tra l’opinione pubblica, sia tra le istituzioni. Una serie di dichiarazioni tendono a ribadire il NO alla trivellazione. I sindaci del territorio tra NI e NO , accolgono di buon senso l’idea del coordinamento della comunità montana, che dovrà traghettare l’intero territorio ad una decisione che sembra scontata. L’unico SI d’impeto, arriva dal presidente degli Industriali del Vallo di Diano Valentino Di Brizzi. Continuano i protocolli della multinazionale Anglo – Olandese nei comuni che rientrano nell’area individuata dai suoi tecnici per effettuare i sondaggi nel sottosuolo, alla ricerca di idrocarburi. Quasi tutti i comuni interessati, ben 8 del Vallo di Diano, sono alle prese con la lettura delle carte. Una situazione già vissuta qualche anno fa, quando tutte le richieste vennero rispedite al mittente. Dopo la prima scrematura della situazione ,fatta dai primi cittadini nel contesto di una assemblea tenuta a Sala Consilina a palazzo di città, l’unanimità tra alti e bassi, è andata verso un secco no. Nel contempo, anche altre personalità politiche  hanno espresso il loro parere negativo sulla vicenda. Il consigliere provinciale Rocco Giuliano, Il consigliere regionale Donato Pica, tra i tanti, si sono chiaramente esposti sull’argomento, mettendo in guardia il territorio dall’insistenza della Shell che dal lontano 2005 corteggia il nostro comprensorio con il chiaro intento di colonizzarlo dal punto di vista estrattivo. Un Territorio il Vallo di Diano che rientra nella fascia anticlinale a mezzaluna che va da nord a sud dell’Italia, attraversando tutto il fianco orientale  dell’Appennino  , una vasta area che rappresenta un vero e proprio serbatoio naturale che conserva quasi tutto il greggio presente nel nostro Paese. Un progetto quello della Shell, che rientra in un percorso ben programmato, in una zona ben inquadrata. Tra tutti i no, spicca fuori dal coro,il si lanciato dal Presidente degli Industriali Valentino Di Brizzi, il quale in un lungo comunicato stampa, spiega le ragioni che lo spingono ad accettare senza mezzi termini l’azione della Shell. Ecco alcuni passaggi . – “I nostri amministratori stanno mettendo il carro davanti ai buoi. – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano Valentino Di Brizzi – Stando alle dichiarazioni emerse dalla stampa, infatti, apprendiamo la non volontà dei nostri Sindaci a concedere la possibilità alla Shell Italia spa di eseguire una valutazione tecnica mirata a VERIFICARE l’esistenza di un potenziale accumulo di idrocarburi economicamente sfruttabili. “Non possiamo consentire – continua Di Brizzi – che il moralismo espresso da alcuni amministratori, parte dei quali non toccano con mano le difficoltà economiche dei nostri cittadini e delle nostre aziende, si traduca nell’ennesima opportunità bruciata per portare nella nostra terra una crescita socio-economica. “Ci stiamo sentendo raccontare che siamo un territorio a vocazione agricola e turistica, ma abbiamo mai fatto i conti di quanto PIL, attualmente, viene prodotto nel Vallo di Diano dal turismo e dall’agricoltura e di quanti effettivi posti di lavoro sono creati da tali attività??? Cosa hanno fatto i nostri amministratori, parte dei quali sono presenti nelle ns. istituzioni da più di 10 anni, per potenziare le nostre attività turistiche ed agricole???? ”“Il mio parere – conclude Di Brizzi – è che non possiamo continuare ad agire in modo semplicistico. Dire NO è sempre la soluzione meno complicata, ma i nostri amministratori devono comprendere che prima di chiudere la porta in faccia ad una situazione che ha le potenzialità per garantire la stabilità economica di tanti territori, è necessario valutare con serietà il rapporto costi-benefici di tale richiesta.” – Intanto il Comitato lavoro, formato dai sindaci e coordinato dalla Comunità Montana, si incontrerà nei prossimi giorni per stabilire un comune accordo sulla vicenda, da voci, si evince che sarà stilato un documento  unitario attraverso il quale verrà ufficialmente espresso il netto diniego all’iniziativa della Shell.   Seguiremo gli sviluppi.

 

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