FESTIVAL DI SANREMO: La libertà di stampa è valore prezioso. La RAI chiede scusa all’Avvenire,a Famiglia Cristiana e al Corriere della Sera ma non alla Consulta.

Pietro Cusati

Il provvedimento del direttore generale della RAI di
inviare il vicedirettore generale per l’offerta
a coordinare con potere di intervento il lavoro del festival di Sanremo
è senza precedenti nella storia di Mamma RAI .Bene hanno fatto i vertici
aziendali RAI  ,dopo l’intervento del
molleggiato Celentano,a chiedere scusa all’Avvenire,a Famiglia Cristiana e al
Corriere della Sera. Avrebbero dovuto chiedere scusa anche ai Giudici della
Consulta soprattutto per rispetto del Parlamento e del Presidente della
Repubblica che li hanno nominati.  Il festival di Sanremo deve essere riservato alla buona musica e alle belle  canzoni e non ad  altro punto.  Sono altri i luoghi deputati  ,le tribune politiche , le trasmissioni televisive per predicare , fare comizi o fare Politica ,con la P maiuscola. Penso poi  che in  tempi di crisi economica mondiale non servono né le prediche ,né i comizi di Adriano Celentano , il cui compenso per Sanremo non è ancora molto chiaro e trasparente . Aggiungo nemmeno le prediche che
parlano del paradiso. Celentano è proprio convinto di predicare meglio dei Preti?Rispettiamo i propri ruoli i preti fanno le prediche (in chiesa) e Celentano  solo il cantante e non altro!Lo stesso discorso vale anche per il cantante Gianni Morandi,  francamente lasciamo la presentazione ai presentatori di professione ,sono due attività distinte e separate. Questo è l’errore che spesso si commette quello di voler fare il mestiere degli altri. Quello di quest’anno è il peggiore festival di Sanremo mai visto nelle precedenti edizioni  che per  motivi tecnici hanno dovuto ripetere  le canzoni. L’unica eccezione positiva  di quest’anno è  stato il lucano Rocco Papaleo  da Lauria che ha svolto con molta bravura  e disinvoltura  il suo delicato compito . Grazie Rocco!  L’eccezione che conferma la regola.

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