Sassano: l’ecomostro non ci sarà più … si spera !!

Aldo Bianchini

SASSANO – Il cosiddetto “ecomostro” di Sassano a breve non ci sarà più. “Sarà ridimensionato alle reali necessità della pubblica amministrazione e sarà ridata la vista del panorama del Vallo da Corso Umberto I.”. Questa la secca e decisa dichiarazione del sindaco Tommaso Pellegrino rilasciata alla stampa presente alla cerimonia di inaugurazione del “Bar Centrale” nel centro storico del comune valdianese. In pratica il sindaco Pellegrino, con l’aiuto dell’intera giunta, è riuscito a risolvere “senza alcun danno a carico” il lodo oneroso con la ditta aggiudicatrice del secondo lotto dei lavori  di completamento della nuova casa comunale ed è stato subito approntato il nuovo progetto per ridisegnare l’opera. In effetti sarà demolito l’ultimo piano della struttura, quello che ingombrava la visuale dal corso principale verso la vallata, e la terrazza così ricavata sarà adornata con giardini pensili e panchine. Tutto il resto dell’imponente fabbricato sarà rimodellato e reso funzionale alle necessità degli uffici comunali. “Realizzeremo una modernissima sala consiliare multimediale che sarà messa anche al servizio dell’intera comunità anche al fine di far rivivere l’intero centro storico” ha detto Tommaso Pellegrino. Per la cronaca ricordo che il cosiddetto ecomostro, qualche anno fa, era balzato agli onori della cronaca nazionale per via di un servizio fotografico premiato ad un concorso milanese come migliore istantanea fotografica contro gli scempi ambientali. Da allora in tutta la comunità sassanese si era scatenato un dibattito molto acceso con posizioni molto diversificate. C’era chi voleva mantenere lo stato dell’arte, chi voleva demolire l’ultimo piano e chi, invece, propendeva verso l’abbattimento totale dell’intera struttura che era nata da un “concorso di idee progettuali” portato avanti dalla precedente amministrazione con tutti i crismi della legalità. Non sono mancate, ovviamente, le strumentalizzazioni inutili e forzate nella vana ricerca di responsabilità che se esistenti andrebbero evidenziate soltanto nella farraginosità della burocrazia che in questo Paese provocano danni irrimediabili. Certamente il fabbricato, allo stato dei fatti, appare  realmente come un mostro di cemento armato in un contesto urbanistico completamente diverso anche se non di grande pregio. La visione del progetto completo, che oggi è solo possibile dalla carte, ridimensiona di gran lunga l’impatto ambientale e la visione d’assieme dell’opera appare anche gradevole. “Abbiamo scelto la soluzione più giusta –ha concluso il sindaco Pellegrino- per evitare ulteriori danni economici alla comunità. Abbattere la struttura sarebbe costato esattamente quanto è già stato speso per realizzarla. Faremo di quest’opera uno strumento moderno e funzionale che darà l’esatta dimensione dell’immagine di Sassano nell’intero Vallo di Diano”. Alla fine, dunque, è stata preferita la soluzione migliore e meno costosa tenendo conto che una nuova casa comunale è estremamente necessaria all’intera comunità ed è l’unica via per ridare nuova linfa al centro storico che da tempo si è quasi del tutto spopolato. Prima della prossima estate dovrebbero avere inizio i lavori di demolizione e di completamento, questa la promessa che è stata accolta con lunghi e significativi applausi.

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