Da uff.stampa Guardia di Finanza
SALERNO – Economia sommersa e frodi fiscali: questi i fenomeni criminali principalmente presi di mira dalle Fiamme Gialle nel 2011 per i danni che producono al bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, distorcendo la concorrenza tra imprese e incidendo sulla credibilità del “Sistema Italia”.
Nel corso del 2011, i reparti della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito 1.451 interventi nel settore tributario, distinti, secondo una catalogazione corrispondente al livello di approfondimento ispettivo, in 702 verifiche, nell’ambito delle quali viene esaminata la gestione aziendale nel suo complesso o di un comparto significativo, e 749 controlli, consistenti in attività mirate e speditive.
L’azione ispettiva, valorizzando al massimo le attività di “intelligence” tipiche della polizia tributaria investigativa, è stata concentrata prevalentemente su: soggetti che avevano richiesto il rimborso di ingenti crediti I.V.A., apparentemente non giustificati, contribuenti incoerenti o incongrui rispetto agli “studi di settore”, frodi all’I.V.A. intracomunitaria (cc.dd. frodi carosello), perpetrate attraverso l’interposizione fittizia di imprese “fantasma” e con l’emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, approfondimenti sulla posizione fiscale dei soggetti aventi una capacità di spesa sproporzionata rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati (possesso di autovetture di lusso, ville, yacht ed altri beni indicativi di elevate possibilità finanziarie), lavoro nero, irregolare ed economia sommersa in genere.
Il risultato dell’azione di controllo ha portato alla proposta di recuperi fiscali, riguardanti basi imponibili sottratte a tassazione, in materia di imposte sui redditi, per 594 milioni di euro (+36% rispetto al 2010), la rilevazione di ritenute d’acconto non operate e/o non versate per oltre 2,5 milioni di euro, la constatazione di violazioni all’I.V.A. dovuta, relativa e non versata, pari ad oltre 213 milioni di euro (+219% rispetto al 2010) e oltre 11,8 milioni di euro di IRAP (+12% rispetto al 2010). Tali valori, nel loro complesso, rappresentano una conferma rispetto al consuntivo dell’anno passato, a dimostrazione dell’incisività ed efficacia della programmazione e dell’azione investigativa eseguita e della validità dei moduli ispettivi adottati.
L’attività di “ricerca evasori”, finalizzata a “far emergere” gli imprenditori e lavoratori autonomi operanti senza una posizione fiscale ufficiale (completamente sconosciuti al fisco) ovvero in spregio agli obblighi di tenuta delle scritture contabili e di presentazione delle dichiarazioni, ha consentito di scoprire 151 evasori totali (soggetti totalmente sconosciuti al fisco) e 4 evasori paratotali (soggetti che hanno occultato quote del volume d’affari o inserito in contabilità costi fittizi o indeducibili per un importo superiore al 50% di quelli effettivi), con la constatazione di redditi sottratti a tassazione per oltre 252 milioni di euro (+17% rispetto al 2010), nonché di violazioni all’I.V.A. per un importo di quasi 59 milioni di euro (+157% rispetto al 2010).
Attenzione è stata dedicata anche al sommerso d’azienda, dove l’attività di controllo ha portato al conseguimento di rilevanti risultati, concretizzatisi nella scoperta di 598 lavoratori “completamente in nero” e 623 “irregolari”.
Il complesso delle attività di verifica e controllo nel comparto tributario ha portato alla denuncia all’A.G. di 316 persone, di cui 6 tratte in arresto, responsabili di delitti di frode fiscale riferibili, nella maggioranza dei casi, all’emissione e/o utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, omessa o infedele presentazione delle dichiarazioni ed occultamento o distruzione di documenti contabili, in modo tale da ostacolare la ricostruzione del reale volume d’affari e dei redditi.
è stata proposta l’adozione della misura di sicurezza del sequestro preventivo, ai sensi dell’art. 321 c.p.p. di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, dei quali è consentita la confisca penale, anche “per equivalente”, per un valore stimato di oltre 7,1 milioni di euro (+212% rispetto al 2010).
Le indagini a contrasto dei reati bancari, finanziari, societari e fallimentari hanno portato alla denuncia di 202 persone, 50 delle quali arrestate.
Sempre nel 2011 sono stati denunciati 27 usurai, uno dei quali tratto in arresto, ai quali sono stati sequestrati beni e disponibilità per oltre 300 mila di euro.
Altro settore, al quale le Fiamme Gialle salernitane hanno dedicato particolare attenzione, è stato quello dei cd. “controlli strumentali” (alla certificazione dei corrispettivi incassati), finalizzati ad assicurare il rispetto dell’obbligo di emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale da parte dei commercianti al minuto e dei soggetti che erogano prestazioni di servizi ai privati. In tale ambito, nel corso del 2009 sono stati effettuati oltre 6.341 controlli, 3.744 dei quali conclusi con la constatazione di irregolarità (59% dei casi).
Particolarmente incisiva è risultata l’attività svolta a tutela del bilancio statale, degli enti locali e dell’Unione Europea. In quest’ambito, le Fiamme Gialle hanno scoperto un’indebita percezione di finanziamenti pubblici, per lo più costituiti da contributi per spese di investimento o per la formazione professionale, destinati ad imprese, per un valore di oltre 14,1 milioni di euro, rilevando irregolarità nei confronti di 1.121 responsabili, 1.091 dei quali segnalati all’Autorità Giudiziaria, 1 tratto in arresto. Nel medesimo settore, sono stati accertati danni erariali imputabili a sprechi e cattiva gestione di denaro e beni pubblici, per oltre 21 milioni di euro, contestando responsabilità a carico di 25 soggetti.
Di assoluto pregio, rispetto agli anni passati, i risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza di Salerno nella lotta alla criminalità organizzata: in tale comparto, infatti, risaltano le attività investigative condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria.
Sempre in questo settore, le indagini hanno portato alla denuncia di 56 persone, per reati che vanno dall’associazione di tipo mafioso al riciclaggio ed all’usura, alla proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali su beni, appartenenti a persone condannate o indiziate di associazione di tipo mafioso, per un valore complessivo prudenzialmente valutato in oltre 9 milioni di euro, nonché al sequestro e confisca di beni e capitali di provenienza illecita, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ai sensi della normativa antimafia, per oltre 25 milioni di euro.
215 sono stati i controlli antidroga, con l’ausilio delle unità cinofile, che hanno portato al sequestro di 18 chilogrammi di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina, hashish e marijuana) e alla denuncia di 96 persone, 71 delle quali tratte in arresto, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Risultati di rilievo sono stati conseguiti anche negli altri settori impositivi: per citarne alcuni, nel settore dei tributi doganali e delle Accise sugli Oli Minerali, l’attività delle Fiamme Gialle salernitane si è sostanziata nell’esecuzione di 93 ispezioni, che hanno permesso di rilevare 101 violazioni alla specifica normativa, sequestrando oltre 40 tonnellate di prodotto.
Nel contrasto al gioco ed alle scommesse illegali sono stati eseguiti 138 interventi che hanno portato al sequestro di 138 videogiochi “truccati” ed alla denuncia di 146 responsabili, due dei quali tratti in arresto.
Nel 2011, l’impegno del Corpo nel contrasto all’“industria del falso” è stato rafforzato con l’intensificazione dei servizi investigativi, di controllo economico del territorio e di vigilanza alle frontiere.
All’esito di 237 interventi, i Reparti hanno sequestrato circa 38 mila prodotti contraffatti o pericolosi per la sicurezza dei consumatori, costituiti per lo più costituiti da capi di abbigliamento, giocattoli ed articoli in pelle.
L’alta moda, l’abbigliamento e i suoi accessori si sono confermati i settori in cui la contraffazione e la falsa indicazione “made in Italy” risultano maggiormente diffuse.
La chiave di lettura di questi dati si ritrova tenendo conto che la crisi economica ha comportato l’aumento dei rischi di espansione dei traffici di merci contraffatte, per cui i Reparti hanno rilanciato la strategia investigativa tesa a colpire le organizzazioni criminali a monte.
L’attività, globalmente considerata, ha permesso di contestare violazioni nei confronti di 240 soggetti, 108 dei quali sono stati denunziati all’A.G..
Nel capo della pirateria fonografica, audiovisiva ed informatica, 38 soggetti sono stati segnalati all’A.G., mentre sono stati sequestrati oltre 7 mila supporti, tra CD e DVD, illecitamente riprodotti o privi del contrassegno SIAE, 25 apparecchi audiovisivi e computer, utilizzati per l’illecita attività di masterizzazione.
Di rilevante entità e numero le constatazioni di violazioni al codice penale comune ed al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, a conferma dell’ottimo contributo fornito dalle Fiamme Gialle nelle attività di pattugliamento del territorio. Negli oltre 484 interventi effettuati, sono stati denunziati all’A.G. 1.907 responsabili, 28 dei quali tratti in arresto.
Riguardo alla tutela dell’ambiente, sono stati effettuati 21 interventi, rilevando 27 violazioni ed individuando 111 soggetti responsabili, dei quali 102 deferiti all’A.G., sottoponendo a sequestro oltre 20 tonnellate di rifiuti industriali anche di natura tossica o nociva, estremamente pericolosi per la salute pubblica, oltre 148 mila mq. di aree demaniali.
Sequestrati 54 immobili, 3 stabilimenti balneari, un porto turistico, 8 discariche e 950.830 chilogrammi di rifiuti speciali.
Nel Porto Commerciale di Salerno, a seguito di “Analisi dei Rischi”, sono stati individuati e controllati 302 container ed in 21 casi sono state rilevate irregolarità. In particolare, sono stati sequestrati 67.962 litri di olio di oliva per falsa dichiarazione “Extra Vergine” e per fallace indicazione di origine, 64.462 prodotti recanti falsa indicazione di origine a tutela del “Made in Italy” (casalinghi, mobili, concimi, biancheria, substrati di terriccio, prodotti di artigianato), 2.321 prodotti per contraffazione marchi (scarpe e teli da mare), 24.960 candele per contrabbando aggravato e falsità ideologica, Kg. 24.536 di prodotti alimentari mancanti delle prescritte autorizzazioni sanitarie ed etichettature idonee (cuori di carciofo, uova, carne).
Le unità navali, nel corso di 196 missioni, hanno soccorso 4 persone, verbalizzato 923 soggetti – per violazioni al codice della navigazione, alla nautica da diporto e alla normativa in materia di pesca marittima, denunciato all’Autorità Giudiziaria 222 soggetti, sequestrato 4.449 chilogrammi di prodotti ittici, 7 automezzi e 5 natanti.
Tra le indagini di maggior spessore condotte dalle Fiamme Gialle salernitane nel corso del 2011, quelle note ai media sono il fallimento del Gruppo “ALVI S.p.A”, culminato con l’emissione da parte dell’A.G. di plurime ordinanze applicative della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 12 soggetti considerati partecipanti al sodalizio investigato e di un provvedimento di sequestro preventivo avente ad oggetto disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili, riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di oltre 3,6 milioni di euro, il fallimento del Gruppo “Cava Market”, ultimato con l’emissione di 12 ordinanze applicative della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti., per aver commesso nell’amministrazione delle società più fatti di bancarotta fraudolenta, aggravata dalla rilevante entità del danno patrimoniale, l’operazione denominata “CARPE DIEM”, conclusa con l’emissione di ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 35 soggetti, di cui 30 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, con contestuale sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, di beni mobili ed immobili, società commerciali e disponibilità finanziarie per un valore complessivo prudenzialmente stimato in circa 5.277.298 euro, l’operazione denominata “RAGNATELE”, conclusa con l’emissione di ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 12 soggetti ed altri 19 denunciati alla competente A.G., con contestuale sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, di beni mobili e quote societarie per un valore complessivo di 93.000 euro, il filone investigativo sul conto di “CAMPIONE Antonio”, ritenuto appartenente al sodalizio camorristico denominato “clan MAIALE”, concluso con il sequestro di beni intestati e/o riconducibili allo stesso Campione per un valore complessivo di 24.933.906,00 euro, l’operazione “GHOST ROADS”, terminata con l’emissione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di 3 pubblici ufficiali della provincia di Salerno e 3 imprenditori, per i reati di peculato aggravato e continuato, tentato peculato e falso continuato in atto pubblico. Contestualmente è stata data esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo per un importo di circa 500 mila euro, pari al profitto del reato ipotizzato. Inoltre, è stata proposta ed eseguita una misura cautelare reale – ex art. 12 sexies D.L. 306/1992 – a carico di due dei soggetti arrestati (un p.u. ed un imprenditore), che ha consentito di sottoporre a sequestro beni mobili ed immobili per un valore complessivo pari a circa 3,5 milioni di euro, l’indagine eseguita a seguito di un esposto presentato dalle persone truffate da parte di un presunto promotore finanziario, concluse la denuncia di 2 persone e con violazioni a carico di un istituto di credito per 11 milioni di euro, l’operazione denominata “DOPPIA X”, culminata con l’emissione di 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti. Il reato contestato ai responsabili è stato quello dell’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, l’operazione “FATTURE FACILI”, terminata con la custodia cautelare in carcere di 7 soggetti, tra imprenditori, commercialisti e amministratori di società, ed altre 35 persone denunciate a piede libero con i seguenti capi di imputazione: l’associazione a delinquere art.416 c.p., l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento o distruzione di documenti contabili, di cui agli artt. 2, 3, 8 e 10 del D. Lgs. n. 74/2000, il mendacio e il falso bancario, art.137 del D. Lgs. n. 385/93, con conseguente sottrazione di ricavi all’imposizione per 650 milioni di euro.
In definitiva, il 2011 è stato un anno certamente impegnativo, ma costellato da importantissimi risultati per le Fiamme Gialle di Salerno, presenti attivamente sul territorio e sempre attente alle esigenze della collettività. Tale attenzione è ulteriormente dimostrata dalle 5.548 pattuglie, impegnate in servizi di controllo del territorio, che hanno visto anche la repressione di reati comuni, svolti nell’ambito del dispositivo collegato al numero di pubblica utilità “117”, al quale la popolazione salernitana si è rivolta con oltre 3.540 chiamate.
CONCLUSIONE
“Ora ci sentiamo meno soli”. È questo il messaggio lanciato, a chiare lettere, dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Nino Di Paolo, nel commentare i dati che tracciano il bilancio di un anno di attività delle Fiamme Gialle nella lotta alla criminalità economica. Il riferimento va alla particolare vicinanza dei cittadini e dei media nei confronti di chi è impegnato tutti i giorni a combattere l’evasione fiscale: un fenomeno, quest’ultimo, insidioso, nelle cui pieghe si celano spesso altri reati, sui quali, almeno fino ad oggi, pesava un maggior alone di discredito: il riciclaggio, la corruzione, l’emissione di fatture false per beneficiare indebitamente di fondi pubblici, l’illecito trasferimento di capitali all’estero o la commissione di reati di borsa, solo per citarne alcuni.
Ma i tempi sono cambiati.
In questo periodo di crisi economica, anche chi prima giustificava come “furberia” l’evasione non comprendendone la reale insidiosità, ha dovuto prendere atto della pericolosità sociale del fenomeno, da combattere con un’azione decisa, sinergica e, soprattutto, trasversale. La Guardia di Finanza ha tutti gli strumenti legislativi e operativi necessari per contrastare a tutto campo l’evasione, soprattutto quella più consistente e sofisticata: quella, in sostanza, delle triangolazioni fra società collocate nei paradisi fiscali, delle intestazioni fittizie di patrimoni, delle grosse operazioni elusive. “I risultati ottenuti – come ha rimarcato il Comandante Generale – sono, in primo luogo, frutto della professionalità, dell’impegno e dell’intuito di tutte le Fiamme Gialle, cui va il premio della fiducia dei cittadini, che però va conquistata giorno per giorno”.