Faiano: vent’anni dopo !!

Aldo Bianchini

PONTECAGNANO  FAIANO – Sono passati vent’anni, quasi come un soffio. Non se ne sarebbe accorto nessuno, non me ne sarei accorto nemmeno io, se non avessimo visto al centro della piazzetta di Faiano un ragazzo impettito e rigido sull’attenti mentre suonava il silenzio, si trattava di Alessio (il figlio di Claudio Pezzuto e di Tania Pisani), 23 anni portati con rigore e con orgoglio, nel ricordo del padre che non ha mai conosciuto e che, probabilmente, ora intravede solo scavando nei ricordi più intimi della sua infanzia. Guardandolo da lontano mi sono d’un tratto scrollato di dosso il peso insopportabile di questi ultimi vent’anni perché mi ha trasmesso (e spero abbia fatto la stessa impressione anche agli altri!!) un senso quasi palpabile di felicità. Sotto la pioggia insistente mi sembrava di vedere l’immagine fresca e giovanile del padre, caduto da eroe moderno nell’adempimento del suo dovere. Sotto lo sguardo impenetrabile di Alessio ho scorto l’educazione rigida inculcatagli dalla madre nel culto di un padre che non ha mai potuto coscientemente ed affettuosamente abbracciare. Potrei fermarmi qui con la descrizione del ventennale dalla morte violenta di Fortunato Arena e Claudio Pezzuto, evento organizzato con molta sobrietà dal Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e dal Comune di Pontecagnano, ma è giusto descriverlo per intero questo evento. La cerimonia è iniziata nella sala polifunzionale della parrocchia della chiesa di Faiano con la proiezione di un filmato che ha riportato la memoria di tutti a quei momenti drammatici della sera del 12 febbraio 1992 che tutti noi cronisti avemmo modo di vivere in quelle strade fino a tarda notte. Immagini brutali che hanno fatto sprofondare tutti nel massimo e doveroso silenzio. Poi è toccato alle vedove prendere la parola. Angela Lampasona Arena, commossa, ha lasciato alla conduttrice della manifestazione (la brava Stefania Maffeo) la lettura di una lettera accorata rivolta al mai dimenticato Fortunato. Subito dopo è salita in cattedra Tania Pisani Pezzuto, con voce rauca ha definito i due carabinieri “eroi moderni morti per la pace”, eroi quasi dimenticati se non fosse per l’annuale rituale ricordo nell’appuntamento di Faiano. “Ho girato tutta l’Italia –ha detto Tania- ma questi due eroi di pace sono quasi sconosciuti, anche nell’Arma. E’ tempo di svegliarsi e di ricordarli a tutti, specie alle nuove generazioni”.  In chiesa, dopo la recita della preghiera del Carabinieri, ha preso la parola Fabrizio Parrulli (comandante provinciale dell’Arma) che, con parole semplici e toccanti, ha ricordato la figura di Arena e Pezzuto ed ha stigmatizzato l’incessante e quotidiana azione di legalità condotta da tutti gli uomini dell’arma. Sotto la pioggia battente la cerimonia si è spostata, infine, sul luogo dell’eccidio dove il comandante Parrulli e il sindaco Sica hanno depositato due corone d’alloro sul monumento dedicato ai due eroi per la pace. Un po’ in disparte si intravedeva l’ancora agile figura del luogotenente Gennaro Capparrone, componente del gruppo di assalto dei carabinieri, che fu il primo ad entrare nel covo di Calvanico degli assassini De Feo e D’Alessio la mattina del 14 luglio 1992 per la rocambolesca cattura dei due malviventi. Dei due il solo De Feo è ancora in carcere, D’Alessio è morto il 14 giugno 2008 a causa di un cancro; prima di morire fece in tempo a scrivere  “Perdono”, una struggente poesia dedicata tutta al suo turbolento passato.   Presenti per l’occasione anche il sindaco Gaetano Montalbano di Nocera Superiore (dove riposa Fortunato Arena) e il cons. prov. Antonio Anastasio in rappresentanza del presidente della provincia. Poco prima dell’inizio della cerimonia era giunta una corona di fiori anche da San Filippo del Mela (ME), il paese in cui era nato Fortunato. Sotto la pioggia battente, infine, le note cadenzate e penetranti del silenzio hanno fatto il resto ed hanno toccato l’animo di tutti, forse hanno scosso anche i ritratti dei due eroi di pace scolpiti nella dura e fredda pietra del monumento.

 

One thought on “Faiano: vent’anni dopo !!

  1. Voglio Complimentarmi con l’autore di questo bell’articolo, ove leggendolo, ciascuno trae la netta sensazione di trovarsi di fronte ad una famiglia con sani principi, il cui sacrificio del proprio uomo (Tania) e del padre (Alessio aveva solo tre anni) ha dato loro la forza di andare ugualmente avanti nel ricordo di cotanto genitore e marito. “Eroe dei tempi moderni “ sacrificatosi per il supremo interesse dello Stato, la pacifica convivenza dei suoi cittadini ! Faccio presente, altresì, che la Signora Tania Pisani Pezzuto, con il suo diuturno impegno e l’amore che nutre per il Suo Eroe, ha creato, sul social network “Facebook” una pagina intitolata ed interamente dedicata alla figura del “Carabiniere Claudio Pezzuto M.O.V.M.”. Io, mi onoro di conoscere personalmente la famiglia Pezzuto, di esserne amica, di condividerne, il ricordo, la stima, la riconoscenza, verso il “Carabiniere Eroe” ; essendo anche, amministratore insieme ad altri, della pagina citata! Buona giornata!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *