Maria Chiara Rizzo
La capitale qatarina , Doha, è la città più sicura del Medio Oriente, secondo un’inchiesta realizzata dall’Arab Non Violence Society (ANVS). Tra i parametri presi in considerazione durante lo studio vi sono il numero di prigionieri politici, l’incidenza di attività criminali e il ruolo che le istituzioni hanno nella lotta contro la violenza e la povertà. Situata sulla costa che affaccia sul Golfo Persico, con una popolazione di circa 400 mila abitanti, rispetto a 1,7 milioni di abitanti dell’intero Emirato, Doha è una delle città più dinamiche e multiculturali del mondo. Secondo l’analisi la povertà non è uno dei fattori che maggiormente spinge verso atti di criminalità, in quanto il Qatar è il Paese più ricco del mondo, con un’economia dinamica che ha sfiorato il tasso di crescita del 20% nel 2011. Il PIL pro capite qatarino di circa 100.000 dollari si afferma come il più alto del pianeta, superando ampiamente quello del Lussemburgo sino ad ora in poll position. L’Emirato beneficia dei massicci proventi derivanti dall’export di petrolio e di gas naturale. Tra gli altri elementi presi in considerazione dall’ANVS figura anche lo status delle organizzazioni per i diritti umani, quali il Comitato Nazionale per i Diritti Umani e il Centro di Doha per la Libertà di Stampa. Fonti, però, rivelano che tali organizzazioni riescono ad operare in modo più efficace ed efficiente all’esterno del Paese, dove, invece, vi è un controllo serrato da parte dell’amministrazione qatarina.
