Sapri. Ragazzo 24enne muore in strada

Antonio Citera

SAPRI – Vito Rizzo, un 24enne di Sapri, è morto per cause da stabilire davanti alla sua abitazione. Sul caso stanno indagando i carabinieri. Disposta l’autopsia sul corpo che si trova all’obitorio dell’ospedale di Sapri. Dopo la tragedia che nei giorni scorsi ha colpito la famiglia De Vita di Sala Consilina, per la prematura scomparsa di Ciro, dovuta a cause in corso di accertamento da parte degli inquirenti, un altro giovane ragazzo questa volta di Sapri,è morto per cause da chiarire. Si tratta di Vito Rizzo, un ragazzo di 24 anni che, nella mattinata di ieri,è stato trovato in fin di vita sull’asfalto di fronte alla sua abitazione sita in via  Gaetani, un’arteria che porta al complesso liceale della cittadina del Golfo di Policastro. Visto da alcuni passanti, il giovane ormai aveva perso i sensi, e giaceva per terra senza muoversi. Allertati i soccorsi, in un batter d’occhio sono giunti sul luogo, ma nonostante svariati tentativi di rianimarlo, il ragazzo non dava segni di vita. Caricato sull’ambulanza, è stato portato al vicino ospedale dell’Immacolata, ove accertato il decesso, è stato trasferito nella sala mortuaria dello stesso a disposizione del magistrato. Una tragedia che si tinge di giallo, che ha scosso l’intera comunità. Sul caso, stanno indagando i Carabinieri della compagnia di Sapri, i quali hanno immediatamente avvisato il magistrato di turno, che dopo poco è giunto sul luogo, disponendo l’autopsia sul cadavere del povero Vito, onde accertare le effettive cause che lo hanno portato alla morte. Dai primi rilievi, si è pensato ad un gesto estremo, ipotesi rientrata allorquando sono state rinvenute da parte dei carabinieri sulla scalinata della sua abitazione tracce di sangue, riconducibili ad una possibile emorragia come causa scatenante la morte del giovane. Ennesima tragedia, ennesimo giallo. Due episodi che nel giro di pochi giorni hanno spezzato la vita di due giovani poco più che ventenni, si confida nell’azione degli inquirenti che stanno esaminando ogni possibile pista, per far luce sulle  probabili cause degli avvenuti decessi. Le rispettive autopsie, diranno se i rispettivi casi, sono da attribuire ad una naturale strada segnata da un destino beffardo, o se le eventuali concause possono essere classificate ad una natura provocata . Una sorte che in passato aveva già segnato la famiglia Rizzo,formata dal padre operaio, e la madre casalinga,che nel 2010, avevano già perso un altro figlio, Antonio, morto tragicamente in un incidente stradale. Una comunità quella saprese sotto schock, una notizia che ha fatto presto il giro , che ha lasciato increduli i tanti che lo conoscevano, e che si sono subito riversati nel parcheggio antistante l’ospedale per dare l’ultimo saluto a Vito.

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