VALLO DI DIANO : PIOGGIA, NEVE E FREDDO SIBERIANO

Michele D’Alessio

TEGGIANO – Come ampiamente annunciato dal comunicato ANSA del 01 febbraio e ribadito dalla Protezione civile della Regione Campania, anche se con qualche giorno di ritardo, anche nel Vallo di Diano e ancor di più nel comprensorio dell’alto e basso Tanagro  è arrivato il peggioramento delle condizioni meteorologiche con  forti  precipitazioni piovose nel Vallo e  neve in montagna, nelle zone al di sopra dei 600 metri. Ieri mattina nel Vallo di Diano e nel Tanagro,  molti paesi come Caggiano, Auletta, Padula, Montesano S/M, Teggiano e Monte San Giacomo si sono svegliati sotto un manto di neve. Anche se la neve porta tanta gioia e felicità nei bambini, negli adulti e per qualche  istituzioni di tutela, come accade da qualche anno, per qualsiasi tipo di precipitazione, diventa un incubo o uno stato di angoscia. Infatti al prima neve di ieri a Caggiano , a causa delle abbondanti nevicate gli abitanti di una abitazione della località Ringo sono rimasti isolati, salvati e aiutati dai  Carabinieri e dagli uomini della Protezione Civile del GOPI con l’ausilio dei mezzi di soccorso in dotazione alla protezione civile. Ad Auletta, il sindaco Pietro Pessolano, già da  Venerdì, ha disposto la chiusura delle scuole, cosi come pure i sindaci di San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e Polla. Nel Tanagro, la situazione è critica, a Caggiano, Petina, Palomonte, Sicignano degli Alburni e Pertosa si registrano le maggiori difficoltà nella circolazione stradale per la presenza di ghiaccio sulle strade, che ha provocato gia diversi incidenti stradali e  qualche ferito. Desta particolare preoccupazione, alcuni tratti autostradali dell’A3 Sicignano–Polla e Padula–Lagonegro, con la circolazione dei mezzi pesanti, Autostrade per l’Italia e Anas che temono l’incubo del 28 gennaio 2005, dove mille viaggiatori  rimasero prigionieri e in trappola per due notti, per ore senza cibo, per questo è già attivo il piano neve con la deviazione dei mezzi pesanti a lunga percorrenza., dove in alcune zone sono state istituite apposite aree di sosta per i mezzi pesanti e le auto non munite dei dispositivi idonei al transito. In tali aree, in coordinamento con la Polstrada, i volontari della Protezione civile regionale stanno provvedendo a fornire il supporto necessario. Si prevede che il  forte abbassamento della colonnina di mercurio, scesa abbondantemente sotto lo zero, sta mettendo a dura prova non solo gli allevamenti  ma anche la vite e l’olivo che, in presenza di un perdurante gelo intenso, possono subire pesanti conseguenze. Nei prossimi non si prevedono miglioramenti infatti, la situazione, per le prossime 48 ore,  tenderà a peggiorare, la colonnina di mercurio potrà scendere anche di tre gradi sotto lo zero nelle zone interne.

 

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