Aldo Bianchini
SAN RUFO – Qualche settimana fa, nel corso di una interessante convention sulla eventuale soppressione del tribunale di Sala Consilina, ho avuto modo di ascoltare una esternazione di tale Ferricelli (esponente di un’associazione salese) che nella foga di attaccare tutto e tutti se la prese anche con i precedenti gestori del Consorzio di Bacino Sa/3 Ecometa e della Ergon, l’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in quasi tutto il Vallo di Diano. Nel corso della sua filippica ebbe a dire pressappoco così: “Finalmente adesso gli operai della Ergon potranno avere lo stipendio mese dopo mese; bisogna fare come loro per salvare il tribunale, bisogna salire sui tetti…”. Comodamente seduto in prima fila non volli intervenire, non ho mai avuto bisogno della scena per affermare le mie convinzioni, e non intervenni. Avrei voluto semplicemente dirgli, e preferisco dirglielo per iscritto, che tutto quello che diceva era vero, difatti dopo la salita sui tetti di un paio di operaie la situazione alla Ergon è radicalmente mutata. Da due stipendi arretrati che all’epoca erano maturati oggi siamo al quarto stipendio consecutivo non pagato e si avvicina anche il quinto. Scusate il mio ardire ironico ma la gestione commissariale fortemente voluta da Edmondo Cirielli ed affidata a Giovanni Siano non funziona. Non sempre, quando si grida, si ha ragione, rifletta il buon Ferricelli da Sala Consilina. Le motivazioni del non funzionamento della gestione commissariale sono molteplici. In pratica essa è stata, se non voluta, almeno favorita da tutti quei comuni particolarmente morosi: Polla, Sala Consilina, Sassano, ecc. Il commissario aveva suggerito saggiamente la costituzione di un apposito fondo ex novo con regolari versamenti delle quote da parte dei comuni interessati in modo da garantire la gestione attuale ed ordinaria nell’attesa di sistemare quella pregressa che veniva gestita da Gaetano Arenare (ex sindaco di Sassano ed ex assessore provinciale). Il passaggio è stato difficile perché alcuni comuni già indebitati con la precedente gestione continuano anche con il commissario a fare orecchie da mercanti sul piano dei pagamenti. Qualcosa, però, è cambiato, se prima la gestione politica di Arenare poteva garantire tempi biblici nei pagamenti, ora la gestione commissariale ha esigenze certe, ristrette e ravvicinate. In effetti è come se si fosse passato dal governo politico a quello tecnico, con tutte le conseguenze che registriamo anche in campo nazionale. Questo i sindaci coraggiosi o non l’avevano proprio preventivato o la hanno fatto per garantirsi diverso altro tempo di sopravvivenza. Il giocattolo, però, si è rotto e già da diversi giorni la raccolta dei rifiuti nel Vallo nel migliore dei casi viene effettuata a singhiozzo. I bagliori del disastro comincia a vedersi anche in un territorio dove la pur traballante e approssimativa gestione della Ergon riusciva comunque a garantire almeno la raccolta con una certa puntualità. Del resto nella rimanente parte del territorio, dove già da tempo il servizio rifiuti è patrimonio dell’Ente Provincia, il disastro è sotto gli occhi di tutti. A questo punto non so cosa darei per sentire il parere di quelle poche “pasionarie” che, sfidando tutto e tutti, erano salite sui tetti dei capannoni pollesi della Ergon: e ora!!
direttore: Aldo Bianchini