Da Giovanni Frasci
SALERNO – 1945, 27 Gennaio: i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti, da allora, pagine e pagine di libri di storia sono state scritte con le tragiche memorie di sofferenza e morte che i più conoscono col termine di Olocausto. Eppure, sono caduti per anni nel silenzio della dimenticanza molti frammenti di quel dramma; prima fra tutti, la tragedia della persecuzione, delle torture e della morte di migliaia di omosessuali nei campi di sterminio nazisti che è stata definita come “Omocausto”. Ritenuti una minaccia per “la sana mascolinità e la capacità riproduttiva” della razza ariana, gli omosessuali si ritrovarono ad essere bersaglio delle folli epurazioni razziali naziste. Come per ebrei, zingari, dissidenti politici, i cancelli dei campi di concentramento si spalancarono anche per gli omosessuali. A migliaia, marchiati con l’infamante triangolo rosa, furono arrestati e deportati nei lager tedeschi, dove vennero sottoposti ai lavori più pesanti e pericolosi, ad atroci torture, ad aberranti sperimentazioni mediche e, se sopravvivevano a tutto questo, giustiziati o mandati alle camere a gas. La condizione degli internati omosessuali fu fin da subito tra le peggiori: in molti casi essi costituirono l’ultimo gradino della gerarchia dei lager, oggetto di violenze immotivate, trattati con disprezzo dai nazisti e spesso anche dagli altri detenuti. Non si sa di preciso il numero degli omosessuali deportati nei lager (le stime variano da 100.000 a 500.000 omosessuali deportati), ma di certo si sa che i “triangoli rosa” contarono la percentuale più alta di morti tra le varie categorie di internati, a riprova della particolare crudeltà riservata loro nei lager. Oggi. 27 Gennaio. Ricade la Giornata della Memoria e dell’Omocausto, in onore di tutte le vittime dello sterminio nazista. Affinchè il tempo e le contingenze storiche non cancellino il ricordo di quella tragedia e non affievoliscano il suo ruolo di potente monito, per le generazioni presenti e future, a non commettere mai più gli stessi errori. Il Comitato Arcigay Salerno “M. di Folco” celebra la Giornata della Memoria e dell’Omocausto partecipando al dibattito pubblico “Giornata delle Memorie”, organizzato da A. N. P. I. con il patrocinio del Comune di Siano, che si terrà a Siano alle ore 18:30 presso il “Cafè Maria” in P.zza IV Novembre. Il nostro pensiero corre alle migliaia di gay, lesbiche, trans e bisex che, dopo quasi settant’anni, sono ancora vittime di discriminazione e di violenze per l’orientamento sessuale in numerosi paesi del mondo, in un silenzioso e subdolo, ma altrettanto atroce, moderno Omocausto.
direttore: Aldo Bianchini