Aldo Bianchini
SALERNO – Tutti contro il presidente della Provincia, on. Edmondo Cirielli, che viene stretto in una morsa, senza respiro. E lui che fa? Reagisce nella maniera più sbagliata possibile ed attacca frontalmente il deputato del PD on. Tino Iannuzzi, reo di essere il primo firmatario dell’emendamento-rifiuti inserito a sorpresa nel decreto “Milleproroghe” che, di fatto, ha sancito il rinvio del definitivo passaggio di tutte le competenze sulla raccolta e sversamennto rifiuti solidi urbani, compreso l’esazione della Tarsu e della Tia che continueranno ad essere riscosse dai Comuni fino al 2013. Poi si vedrà. Cirielli si arrabbia e scatena i suoi uomini contro Iannuzzi. Si ripete, quindi, il solito ritornello cui da anni siamo ormai abituati in provincia di Salerno: da un lato una sinistra che fa le cose (soprattutto quelle scorrette!!) con la massima serenità e scientificità, dall’altro lato una destra che sgomita, si arrabbia e non fa politica. Ma andiamo con ordine. Il comportamento di Tino Iannuzzi, così come quello di Fulvio Bonavitacola, è un problema a due facce. Sul piano squisitamente parlamentare e politico-nazionale non fa una grinza, i due parlamentari hanno fatto il loro dovere promuovendo (forse!!) e votando (di cert!!) un emendamento che è stato accolto in maniera bipartisan sia dal PD che dal PdL che non vedono l’ora, sfruttando l’incolpevole Monti, di riportare la Campania nel giusto alveo nazionale soprattutto per quanto attiene il problema rifiuti la cui emergenza non è affatto finita e potrebbe riesplodere da un momento all’altro.; e quale migliore occasione di farla scoppiare nelle mani dell’avversario. Sul piano squisitamente locale il comportamento dei due parlamentari è, invece, di assoluta sudditanza nei riguardi del capo-supremo del PD salernitano Vincenzo De Luca che contrariamente a tutti gli altri sindaci d’Italia “se ne frega” (sono parole sue!!) di versare alla Provincia le quote Tarsu e Tia che continua ad incassare dai cittadini dopo essersi liberato del peso ingombrante di centinaia di lavoratori che prima bivaccavano nei famigerati Consorzi di Bacino. Tutto qui lo scandalo rifiuti, e su questo Edmondo Cirielli ha assolutamente ragione. Ovviamente non basta gridare dopo allo scandalo, anche perché i due deputati Iannuzzi e Bonavitacola con l’ennesimo atto di sudditanza politica rischiano di mettere sul lastrico decine di lavoratori corretti, lavoratori che la Provincia non potrà certamente pagare attraverso la società EcoambienteSalerno appositamente costituita. Questa la realtà delle cose, ma valle a far capire alla gente che non aspetta altro che assistere alle trascinanti performance televisive dell’inattaccabile padrone di Salerno. Se la Campania è stata una anomalia mondiale, quella di Salerno è almeno un’anomalia nazionale. Che poi il Comune di Salerno impegna i soldi recuperati dalle tasse sui rifiuti in feste, festini e luminarie (lo dice Cirielli!!), beh! questo è un problema che Cirielli e tutti gli altri deputati del PdL conoscevano bene sia a Napoli che a Roma ed hanno certamente sbagliato se questo problema non è stato nelle giuste forme posto al tavolo della commissione parlamentare che ha licenziato quasi all’unanimità il provvedimento ed anche l’emendamento Iannuzzi. Ma dov’erano i parlamentari PdL (Carfagna, Vessa, Soglia, Pepe …), che fine hanno fatto dopo che Cirielli se li è messi tutti contro? Hanno navigato contro Cirielli e a favore di De Luca? Che squallore, tutti succubi dello stesso padrone. La frittata è ormai fatta e le conseguenze saranno devastanti, e con un risultato finale platealmente mediatico: il digrignante De Luca su tutti gli schermi delle plaudenti tv. Sorride De Luca, come mostra la foto, sorride e pensa di aver assestato l’ennesimo colpo micidiale all’unico avversario in grado almeno di impensierirlo. Cirielli se la prende soltanto con Iannuzzi perché l’altro (Bonavitacola) è troppo schierato e vittima sacrificale (non so fino a che punto!!) del sindaco. Che delusione Iannuzzi, anche per me che l’ho stimato tantissimo. Come ha fatto a non rendersi conto che come primo firmatario dell’emendamento anti-Cirielli ha commesso almeno due grossolani errori. In primo luogo ha danneggiato molti lavoratori atteso che a Salerno il Comune (unico caso italiano) non versa le quote spettanti alla Provincia; in secondo luogo perché così facendo ha consentito a De Luca (suo antico avversario) di continuare a maramaldeggiare sulla monnezza. Capisco che a breve si tornerà alle urne e che una nomina a deputato prevede dei costi-base molto alti (e quelli con De Luca sono altissimi e travolgono, spesso, anche la dignità delle persone!!); non posso, però, comprendere l’atteggiamento di Tino Iannuzzi che mi era sempre apparso come una persona al di sopra di ogni sospetto. Non potrò mai credere che per un cavallo sia disposto a lasciare la sua corona di persona specchiata e dignitosa.
direttore: Aldo Bianchini